In aumento esponenziale fino al 2030, il traffico aereo nei cieli europei potrebbe danneggiare l'ambiente. Per questo la ricerca europea è alla ricerca di soluzioni green
(Rinnovabili.it) – Considerato tra i mezzi di trasporto a maggiore impatto ambientale l’aereo è da anni ormai al centro di ricerche che puntano alla sperimentazione di carburanti meno inquinanti. In continuo aumento le tratte coperte da viaggi aerei stanno quindi cercando di abbattere le proprie emissioni visto che le previsioni mettono in evidenza una ulteriore crescita del traffico aereo del 5% annuo fino almeno al 2030, mentre per la stessa data in Europa è previsto addirittura il raddoppio dei viaggi. La previsione un po’ spaventa visto che i cieli europei sono già oggi tra i più trafficati al mondo, con ben 33mila voli al giorno. Ma più voli significano più inquinamento e più pressione sulle infrastrutture e sull’ambiente e quindi con l’aumento del traffico nei cieli aumenta anche la necessità di una gestione differente che incrementi l’efficienza, la sicurezza e la protezione ambientale.
La ricerca europea si sta concentrando proprio su questi fattori cercando design, materiali e combustibili che siano adatti a garantire il confort e l’efficienza di sempre rispettando maggiormente l’ambiente e i suoi equilibri.
A dimostrare che volare green si può un recente rapporto di EUROCONTROL sullo stato dell’arte nel quale si comunica che Airbus e KLM hanno recentemente completato il primo di una serie di 20 voli commerciali a lungo raggio utilizzando carburante sostenibile.
Nel Cielo Unico Europeo fervono al momento le attività di ricerca, volute dalla Commissione europea per ristrutturare l’architettura europea del traffico aereo (ATM) e la sua gestione. In questo modo la Commissione punta a ridurre l’inquinamento derivante dal comparto.