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Tortona dà il benvenuto al biofuel di II generazione

Tortona inaugura il primo distributore di E10 e E85 dando una spinta significativa alla diffusione di automobili a basso impatto ambientale

(Rinnovabili.it) – Il Piemonte ha dato il benvenuto al primo distributore di biobenzina in grado di erogare miscele con bioetanolo di seconda generazione. Inaugurata stamane alla presenza del sindaco Massimo Berrutti e di Dario Giordano Direttore Ricerca & Sviluppo del Gruppo Mossi&Ghisolfi, multinazionale italiana leader nel settore della chimica sostenibile, la stazione di servizio localizzata a Tortona fa parte del progetto Biolyfe (second generation BIOethanol process: demonstration scale for the step of Lignocellulosic hYdrolysis and FErmentation) e sarà in grado di erogare miscele di E10 ed E85. Prodotto senza intaccare la catena agroalimentare, il carburante di seconda generazione è quindi considerato una fonte rinnovabile e di energia perché non impiega colture alimentari e contribuisce alla diminuzione del rilascio di CO2 nella catena di produzione dei carburanti. Oltre al positivo impatto ambientale, il biofuel ha infatti anche un costo inferiore alla benzina e verrà prodotto nell’impianto di Crescentino (VC) del Gruppo Mossi&Ghisolfi,  primo impianto commerciale al mondo di bioetanolo di seconda generazione.

“La chimica sostenibile  rappresenta il futuro per la nostra società e un’opportunità reale per il rilancio economico del paese.”- sottolinea il Direttore Ricerca & Sviluppo del Gruppo Mossi&Ghisolfi Dario Giordano – “Oggi, grazie alla ricerca – continua Giordano – disponiamo di un’alternativa al petrolio economicamente e socialmente sostenibile. Bisogna credere con fermezza e scommettere su una green economy italiana che punti sulla ricerca per produrre soluzioni sostenibili”.

Durante l’inaugurazione è stata donata dal Gruppo Mossi&Ghisolfi un’auto Flexy-Fuel (motore in grado di utilizzare indifferentemente benzina, bioetanolo o una qualsiasi miscela dei due) al Comune di Tortona per diffondere la consapevolezza che i biocarburanti sono altrettanto efficienti rispetto ai carburanti tradizionali ma con costi e tassi di inquinanti rilasciati decisamente inferiori.

Mossi&Ghisolfi ha inoltre recentemente presentato il progetto per la costruzione del primo impianto per la produzione di biocarburanti di seconda generazione in Brasile. Siglata lo scorso maggio alla presenza del ministro Clini, anche presidente della Global Bioenergy Partnership, l’intesa specifica che i lavori per la costruzione dell’impianto inizieranno quest’estate nello stato di Alagoas. Entrando in funzione nel 2013 l’impianto avrà una capacità produttiva di 65.000 tonnellate l’anno di bioetanolo utilizzando gli scarti della lavorazione della canna da zucchero reperiti localmente.

“Il progetto apre una nuova prospettiva alla produzione sostenibile dei biocarburanti” ha messo in evidenza Corrado Clini, “ perché le tecnologie impiegate consentono di utilizzare con elevata efficienza i residui delle produzioni  di canna da zucchero, superando  i possibili conflitti con le produzioni alimentari e riducendo in modo significativo il fabbisogno di suoli agricoli. In vista del prossimo meeting mondiale di RIO+20, questo progetto rappresenta un messaggio positivo per il futuro sostenibile”.