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Renault Zoe, l’elettrica prima della classe

Come scegliere la nostra futura auto elettrica? Quali sono le effettive prestazioni? E come supportare una scelta che ancor oggi sembra così difficile? Basandoci sull’innovativo Protocollo di Test messo a punto dalla nostra testata e dall’Istituto ITAE-CNR, abbiamo provato per voi l’ammiraglia elettrica della Renault

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Nuovo test per l'auto elettrica: Renault Zoe alla prova

 

La consapevolezza di potersi spostare senza inquinare sta crescendo velocemente tra i nostri lettori e tra gli italiani.

La maturità delle nuove tecnologie di trazione ed il rapido configurarsi dell’offerta, sul mercato nazionale, di numerosi modelli di veicoli a basse emissioni, hanno generato l’esigenza da parte del potenziale utente di dotarsi di elementi di riferimento, e criteri di scelta, verso prodotti ancora parzialmente sconosciuti. Mentre infatti per il mercato dei motori termici esiste un’ampia e storica letteratura che aiuta a informarsi e a confrontare per arrivare poi ad una decisione, per questa nuova categoria di prodotti si rimane un po’ appesi, tra il desiderio di effettuare una scelta di partecipazione consapevole e l’inesistenza di una fonte attendibile di informazione.

Partendo da queste esigenze il quotidiano Rinnovabili.it ha sviluppato un accordo di collaborazione con due partner prestigiosi:

 

  • ITAE CNR, con la finalità di predisporre un Protocollo di Test scientifici, ma allo stesso tempo semplificato per essere rivolto agli utenti ed ai non addetti ai lavori
  • ACI VALLELUNGA per disporre di un impianto prestigioso e avanzatissimo dove svolgere le prove più complete in Autodromo e nel Centro di guida sicura.

Insomma con il test che pubblichiamo oggi intendiamo avviare un progetto di sensibilizzazione dell’opinione pubblica per una più rapida e consapevole affermazione sul mercato italiano dei veicoli a basse emissioni.

 

 

Preparazione auto

 

La prima fase dei test è stata orientata alla strumentazione ed allo studio dell’architettura dell’automobile. I sensori utilizzati per la raccolta dei dati dell’analisi dinamica dell’autovettura sono stati: un accelerometro triassiale,  un inclinometro a due assi, un analizzatore energetico e una termocamera ad infrarossi.

 

 

SE VUOI SAPERNE DI PIU’ SULLA PREPARAZIONE DELL’AUTO

 

La prova

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Bianca, come la purezza che deriva dalla trazione elettrica, richiamo ad un contatto con l’ambiente che recuperi una dimensione ad impatto zero, quasi zen: Zoe è una berlina tradizionale nelle forme, con dettagli estetici come gli inserti blu delle luci, rivelatori della sua natura ecologica al 100%.

Non ostenta il suo essere una vettura elettrica con effetti speciali: solo constatando l’assenza della marmitta capiamo di essere di fronte ad una “zero emission car”, come conferma il logo sul portellone posteriore. Pur esibendo l’appartenenza al brand Renault attraverso elementi stilistici cari al nuovo corso dell’azienda francese, è nei particolari che vanno trovate le differenze con i modelli a trazione fossile: la classica losanga al centro dello scudo frontale nasconde la presa per la ricarica elettrica ed all’interno dell’abitacolo, declinato in rassicuranti tinte sui toni del bianco e del beige, l’attenzione visiva è subito catturata dal cruscotto digitale dalla grafica futuribile, che conferma di essere in un veicolo un po’ speciale, almeno per gli standard ai quali siamo stati abituati nell’ultimo secolo di guida di modelli a quattro ruote. Così non stupisce di trovare altre soluzioni moderne, come l’avviamento con smart key e pulsante start, con l’avviamento del motore confermato dall’illuminazione del cruscotto e da un suono elettronico.

 

Lo spazio a bordo è ampio, con il divano posteriore più adatto a due passeggeri piuttosto che ai tre previsti dall’omologazione a cinque posti; le gambe hanno margine sufficiente ed il bagagliaio, grazie alla posizione del pacco batterie sul pianale della vettura, consente uno stivaggio compatibile con le esigenze dell’equipaggio.

Elemento centrale della fruizione di Zoe è il sistema R-Lynk. di serie in tutti gli allestimenti, con display touch-screen da 7” al centro della plancia. Oltre a permettere di gestire navigatore di bordo, radio e telefono e altri parametri come la qualità dell’aria dell’abitacolo e la sua profumazione, consente di accedere al monitoraggio dello stile di guida, fondamentale per capire quanto e come si stia consumando corrente elettrica. La grafica funzionale informa se si stia sfruttando nel modo migliore il recupero dell’energia in frenata e consente di monitorare il consumo nei singoli tratti, permettendo l’archiviazione archiviando del percorso in diverse categorie (tragitto casa-lavoro, viaggio, ecc). L’indicatore dell’eco-guida determina una sfida virtuosa, coinvolgendo chi guida in una continua gara di abilità con se stesso per migliorare le performance ed aumentare l’autonomia della vettura.

 

 

Zoe è una vettura socializzante: avendo la colonna sonora durante la marcia limitata al solo rotolamento dei pneumatici ed un leggero sibilo del propulsore in accelerazione, a bordo si ritrova il piacere della conversazione, senza che le voci debbano coprire il suono del motore. Ma non si tratta dell’unica piacevolezza offerta da Zoe: grazie al cambio automatico, la guida è semplice e intuitiva, con la sorprendente risposta in scatto, grazie al picco di coppia subito disponibile grazie al motore elettrico. E con l’ausilio delle indicazioni del cruscotto, si modula lo sforzo sul pedale dell’acceleratore,  evitando la zona rossa che indica il massimo dei consumi, e magari anche quella gialla, puntando a tenersi il più possibile all’interno della zona verde, magari scegliendo l’opzione offerta dalla modalità Eco, che interviene a “tagliare il gas”, mentre in decelerazione il sistema “Range Optimizer” si incarica di recuperare l’energia in frenata. La Zoe rallenta vistosamente quando si toglie il piede dall’acceleratore, più di quanto facciano le auto a carburante fossile: ma una volta capito come funziona la frenata rigenerativa, guidando con attenzione si può quasi evitare di mettere il piede sul pedale del freno che, invece, dissipa l’energia cinetica sotto forma di calore. Molto maneggevole anche a bassa velocità, con un volante diretto e preciso, Zoe assicura agevoli manovre di parcheggio, soprattutto potendo contare sui sensori posteriori con telecamera, disponibili in opzione nella versione top di gamma Zen.

 

Zoe si guida volentieri, perché subito confidenziale, facile e persino divertente: comunica con il moderno linguaggio dei tablet, è per nulla impegnativa, mette subito a suo agio anche il neopatentato o le ragazze al debutto nella guida. E, dettaglio finale ma non certo per importanza, Zoe nei test d’omologazione ha ottenuto i massimi punteggi nelle prove di crash test dell’EURO NCAP: le 5 stelle le valgono il gradino più alto del podio in termini di sicurezza non solo fra le vetture elettriche, ma anche fra le auto convenzionali. Un risultato prestigioso, ottenuto dall’accorta progettazione e dalla severa serie di test cui Renault ha sottoposto la struttura di Zoe e lo scomparto protettivo della batteria, esposto alle fiamme, immerso, sovraccaricato, portato al corto circuito, compresso, lasciato cadere da notevole altezza e punzonato proprio per studiarne ogni eventuale comportamento anomalo. Solo dopo aver soddisfatto tutti i requisiti, Zoe è arrivata su strada. Ed ora che l’abbiamo conosciuta a fondo, abbiamo voglia di farne davvero tanta insieme a lei.

 

 

 

I test scientifici eseguiti

 

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 SE VUOI SAPERNE DI PIU’ SUI TEST EFFETTUATI

 

 

I risultati raccolti

 

I risultati dei test prestazionali
I risultati dei test prestazionali

 

 

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I risultati dei test sulla dinamica – Scala valutazione da 1 a 5 stelle. ESC= Controllo Elettronico della Stabilità ASR= Sistema di Controllo della Trazione ABS= Sistema anti-bloccaggio AFU= Sistema di Assistenza alla Frenata d’emergenza G= Accelerazione Gravitazionale

 

SE VUOI SAPERNE DI PIU’ SUI RISULTATI RACCOLTI

 

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Ricarica del veicolo

Caricatore Adattativo mono-trifase da 3 a 43 kW 3 kW (Wall-box monofase 16 A) = 9 h; 22 kW (punto trifase 32 A) = 1 h (80% della batteria ricaricata) 43 kW (punto trifase 63 A) = 30 min (80% della batteria ricaricata)
Caricatore adattativo mono-trifase da 3 a 43 kW
3 kW (Wall-box monofase 16 A) = 9 h; 22 kW (punto trifase 32 A) = 1 h (80% della batteria ricaricata); 43 kW (punto trifase 63 A) = 30 min (80% della batteria ricaricata)

 

 

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Risparmi

 

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Renault ZOE   0,14 €/km      economico (€ per km)         auto a benzina   0,13 €/km

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Renault  ZOE    0 kg CO2*        ambientale (kg/CO2)     auto a benzina    1.825 kg CO2*

* emissioni su 12.500 km (pari alla percorrenza annuale prevista dal contratto Renault base per il noleggio delle batterie)

 

Se vuoi saperne di più sui risparmi

 

 


 

 

La parola al produttore

A Francesco Fontana-Giusti, Direttore Comunicazione & Immagine Renault Italia, abbiamo chiesto di illustrare la posizione dell’azienda rispetto ai veicoli a propulsione ecologica.

 

FOTO FFGQuanto è importante per Renault l’opzione elettrica?

«Nell’attuale contesto in cui, da una parte, la regolamentazione della Commissione Europea obbliga al raggiungimento, entro il 31/12/2021, di una media di 95g CO2/km per le autovetture nuove nell’UE, e dall’altra, le città adottano limitazioni alla circolazione sempre più restrittive, volte a ridurre l’inquinamento ambientale ed acustico legato all’automobile, Renault considera che oggi la mobilità elettrica rappresenti l’unica soluzione a “zero emissioni” (in fase di utilizzo). I veicoli elettrici contribuiscono positivamente alla riduzione dell’impatto ambientale. Tra il 2010 ed il 2013, il Gruppo Renault ha ridotto la sua impronta di carbonio del 10% per veicolo venduto (elettrico e termico). L’impatto ambientale globale del veicolo elettrico (riscaldamento globale e consumo di fonti non rinnovabili) è la metà di quello di un veicolo termico equivalente».

 

LEGGI LA VERSIONE INTEGRALE DELL’INTERVISTA

 

 

Conclusioni

I riscontri strumentali confermano come Zoe risulti, a livello ingegneristico, un’auto ottimamente progettata, affidabile e con prestazioni simili, se non a volte migliori, delle vetture tradizionali.

L’autovettura, nonostante il peso delle batterie, risulta ben bilanciata assicurando un baricentro quasi da autovettura sportiva. I valori di forza gravitazionale riscontrati in situazioni stressanti e di pericolo sono risultati ottimi ed in linea con le altre vetture appartenenti a  questo segmento. Molto interessante anche il confort di guida, grazie alla buona taratura delle sospensioni che crea un ottimo feeling con il pilota ed allo stesso tempo consente di conservare ampi margini di sicurezza. Discreta l’autonomia nelle diverse tipologie di utilizzo, minore di quella dichiarata ma sempre interessante nella sua categoria.

Dal punto di vista ambientale, è realmente ad impatto zero anche grazie alle opzioni offerte da Enel, che assicura la rinnovabilità dell’energia utilizzata per la ricarica delle batterie e da Renault, che si occupa del corretto smaltimento a fine vita delle batterie.

I costi di gestione risultano attualmente quasi del tutto simili alle auto alimentate a benzina, ma non si deve dimenticare che sono inclusi i due canoni obbligatori, quello per il noleggio delle batterie e per l’acquisto dell’energia elettrica. Come ulteriori fonti di risparmio per un’auto elettrica vanno considerati i tagliandi, molto più economici rispetto ad un’auto tradizionale, e le spese annuali ridotte di bollo auto ed assicurazione, pur non analizzate in questo articolo.

In definitiva una vettura che ci ha lasciato molto soddisfatti,  unendo alla piacevolezza della guida, al confort ed alla sicurezza, l’identità di elettrica pura capace di rispondere brillantemente alle crescenti esigenze della mobilità sostenibile.

 

 

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Dove posso ricaricare la mia auto elettrica

 

 

 

Gallery

 

 

La Location

 

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L’impianto di Vallelunga è uno straordinario polo multifunzionale che, oltre al noto autodromo, ospita il Centro Guida Sicura ACI-SARA, struttura all’avanguardia per la formazione di conducenti di moto, auto, furgoni e mezzi pesanti. L’impianto è composto di cinque aree, per riprodurre tutte le situazioni di pericolo come l’acquaplaning, la guida in condizioni di scarsa aderenza, la gestione del sottosterzo e del sovrasterzo, grazie a tecnologie evolute: resine a bassa aderenza applicate all’asfalto, muri d’acqua che simulano ostacoli improvvisi, piastre per indurre l’improvvisa sbandata dei veicoli e dispositivi per la simulazione della scarsa visibilità.

 

Partner del progetto:

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In collaborazione con:

 

 

 

 

Il Team che ha realizzato la prova
Il Team che ha realizzato la prova

 

Foto: Michele Assante

Testo: Giorgio Dispenza e Alfonso Rago