Il primo TX eCity della London Electric Vehicle Company ha toccato le strade della capitale ieri, ma entro 2021 i nuovi taxi ibridi potrebbero aver sostituito metà della flotta
I primi taxi ibridi londinesi della LEVC
(Rinnovabili.it) – Wi-Fi, caricatore USB, POS per carte di pagamento contactless, guida semiautomatica, un tettuccio trasparente e soprattutto un motore elettrico completamente silenzioso. Sono queste le caratteristiche dei nuovi TX eCity, la versione con la spina degli iconici taxi neri di Londra. A metterli sulla strada è la London Electric Vehicle Company (LEVC) che, poco alla volta, spera di colonizzare l’intero settore.
L’aspetto è quello di sempre, riconoscibile anche a distanza, spiega Chris Gubbey, amministratore delegato della LEVC, “tuttavia, è tutto nuovo. Ha un corpo interamente in alluminio e un motore elettrico con estensore di autonomia. Ma, cosa più importante, porterà aria pulita a Londra”.
I veicoli sono stati concepiti per soddisfare le rigide normative sulle emissioni che entreranno in vigore nella città a partire dall’inizio del 2018. Ma non si tratta di mezzi full electric. I TX eCity sono dotati di un motore ibrido elettrico-benzina in serie detto Range extender. In questa versione, detta anche “autonomia aumentata”, il motore termico non è collegato alle ruote ma a un generatore che carica la batteria. Questo gli permette di lavorare costantemente al suo regime di funzionamento più efficiente per la generazione di energia meccanica, ottenendo come conseguenza il minor consumo possibile di carburante.
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I nuovi taxi neri ibridi hanno un’autonomia di 128 km senza l’aiuto della benzina, e di 650 km in totale. Con una ricarica rapida da 50 kW, la batteria raggiunge l’80 per cento in 25 minuti. Ovviamente il costo è maggiore (55mila sterline rispetto alle 45mila della versione diesel), ma la società sostiene che guidare un TX eCity permette di risparmiare fino a 100 sterline a settimana sui costi del carburante.
Prima di arrivare sulle strade londinesi, le auto sono state testate nel caldo torrido del deserto dell’Arizona e al freddo del Circolo Polare Artico. “Stiamo cercando di portarli a una serie di estremi – afferma Eddie Martin, responsabile sviluppo per il programma TX – per assicurarci che il veicolo sia efficiente e faccia tutto il necessario, ovunque sia venduto nel mondo”.