(Rinnovabili.it) – L’uomo è il principale responsabile del cambiamento climatico? Allora molto meglio affidare la lotta alle emissioni climalteranti ai robot. Per quanto possa apparire assurda questa conclusione, per un certo verso costituisce uno dei risultati del nuovo lavoro Lawrence Berkeley National Laboratory. Qui un team di scienziati ha condotto uno studio sui benefici ambientali che si potrebbero ottenere con i veicoli self-driving. Secondo i ricercatori statunitensi, i taxi elettrici a guida automatica, o robocabs, potrebbero ridurre le emissioni di gas serra legati al settore auto del 94% entro il 2030.
Nonostante la tecnologia sia ancora solo ai suoi albori, la ricerca suggerisce che tali soluzioni debbano introdotte il più presto possibile. Il lavoro, pubblicato sulla rivista Nature Climate Change, ha confrontato quattro diversi tipi di veicoli, compresi quelli tradizionali con motori a combustione interna, le auto ibride-elettriche, i veicoli a fuel cell a idrogeno e quelli a batteria; per ogni tipologia sono state calcolate le emissioni di gas a effetto serra per miglio percorso.
In media, il 62% delle miglia percorse da un’auto negli Stati Uniti sono per trasportare una sola persona, che spesso e volentieri guida macchine da cinque posti. Per superare questa inefficienza, i ricercatori suggeriscono veicoli autonomi che comprendano sia piccole automobili progettate per una sola o due persone massimo, così come auto di grandi dimensioni. Nello studio, queste ipotetiche driverless car sono basate su un modello preciso, una Nissan Leaf con tuttavia una larghezza ridotta del 40% e un singolo posto. Attraverso l’analisi di diversi scenari I risultati dello studio suggeriscono che un veicolo elettrico a guida automatica, in linea con le previsioni della produzione energetica al 2030, contribuirebbe al taglio dell’87-94% di emissioni di gas serra, rispetto ad un veicolo a benzina.
E il merito non sarebbe solo della tipologia di alimentazione ma anche della guida automatica, più efficiente e scevra da errori umani. “Non c’è dubbio che vi sia un guadagno di efficienza immediato in termini di utilizzo di energia elettrica rispetto ad un motore convenzionale”, ha affermato Andy Eastlake della britannica Low Carbon Vehicle Partnership. “Inoltre, i guidatori umani sono responsabili tra il 20 e il 30% delle inefficienze nei veicoli, e il passaggio al self driving permetterà di migliorare questo aspetto”.