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Entra in vigore in Svezia la tassa ecologica sui voli

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(Foto di Christine Olsson/TT)

 

Il 53% degli svedesi è a favore della tassa ecologica sui viaggi aerei

(Rinnovabili.it) – Una nuova tassa ecologica su tutti i voli aerei affinché anche l’aviazione paghi il suo impatto sul clima. Questa l’idea proposta dal partito dei verdi in Svezia – il gruppo minore della coalizione di governo – e divenuta realtà il 1° aprile di quest’anno. Nonostante la data scelta per l’entrata in vigore, non si tratta di un pesce d’aprile: Stoccolma fa sul serio e, secondo gli ultimi sondaggi, oltre metà della popolazione (53 per cento) sostiene a spada tratta la nuova misura.

 

La proposta era stata annunciata per la prima volta a marzo dello scorso anno, ma l’iter è stato ritardato dalle accese obiezioni di alcuni dei partiti di opposizione. L’obiettivo, come spiega la portavoce del ministro del clima e dei verdi svedesi, Isabella Lovin, “è minimizzare l’impronta dei voli a seguito del forte incremento registrato dai viaggi aerei”.

La nuova tassa ecologica incrementerà il costo del volo in maniera quasi proporzionale alla distanza da raggiungere e dunque alle emissioni rilasciate in atmosfera. Saranno aggiunte 60 corone (5,8 euro) al prezzo dei voli nazionali e all’interno dell’Unione Europea, mentre i viaggi a lungo raggio, ossia oltre i 6mila chilometri, avranno un sovrapprezzo di 400 corone (circa 38 euro in più). L’imposta sarà applicata a tutti i viaggiatori, ad esclusione dei neonati, degli equipaggi e dei passeggeri che il cui volo abbia in programma uno scalo in Svezia.

 

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Prevedibile l’opposizione delle compagnie aeree. SAS, BRA e Norwegian in una recente intervista hanno sostenuto che i benefici ambientali saranno “minimi” e che le risorse dovrebbero essere investite piuttosto nello sviluppo di carburante più pulito e in una tecnologia più rispettosa del clima. Il Governo ha repentinamente risposto sottolineando come l’aviazione sia l’unico metodo di trasporto nel Paese a non pagare alcun tipo di imposta per le sue emissioni.

Stoccolma si allinea così ad altre nazioni europee che hanno già approvato misure simili sul comparto. Un esempio? Il Regno Unito  applica ormai dagli anni ’90 l’Air Passenger Duty, tassa progettata per compensare il costo ambientale del trasporto aereo, mentre la Germania ha approvato nel 2011 un’imposta sui trasporti aerei per i voli dagli aeroporti tedeschi.

 

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