Rinnovabili • superstrada ciclabile Firenze Prato Rinnovabili • superstrada ciclabile Firenze Prato

Una rete di piste lungo la superstrada ciclabile Firenze Prato

La regione Toscana e le amministrazioni locali firmano un Accordo di programma per realizzare una rete ciclopedonale di oltre 38 km

superstrada ciclabile Firenze Prato

 

 

Nuovo investimento da 7 milioni per  la superstrada ciclabile Firenze Prato

(Rinnovabili.it) – Il progetto della Superstrada ciclabile Firenze Prato si fa ancora più grande. Presentato nel 2016 con l’obiettivo di realizzare un’imponente infrastruttura dedicata alla mobilità dolce tra i due comuni toscani, il percorso ciclabile dovrebbe essere a regime una strada a quattro corsie, illuminata con luci a led adattive e contornata di nuove alberature, aree di sosta e attrezzature di servizio sia per le bici che per i ciclisti. Ma soprattutto dovrebbe essere interconnessa ad una rete capillare di percorsi ciclopedonali: quasi 30 km di piste in grado di favorire la mobilità sostenibile sul territorio ed incentivare l’uso di mezzi di trasporto alternativi all’auto. Questa “espansione” è al centro dell’Accordo di programma firmato tra la Regione Toscana ed i rappresentanti dei Comuni di Firenze, Prato, Poggio a Caiano, Carmignano, Sesto Fiorentino, Calenzano, Campi Bisenzio, Signa, della Città metropolitana di Firenze e della Provincia di Prato.

 

>>Leggi anche MIT: pronto il decreto per finanziare le ciclovie turistiche<<

 

L’intesa – sostenuta da un investimento di 7 milioni di euro – prevede la realizzazione di nuove poste ciclabili nell’area del Parco agricolo della Piana e l’integrazione dei percorsi  già realizzati. Spiega Vincenzo Ceccarelli, assessore alle Infrastrutture e mobilità della Regione Toscana “Dobbiamo pensare che questo sistema di ciclopiste sarà raccordato alla ‘ciclostrada’ a quattro corsie tra Firenze e Prato, quindi in tutto saranno oltre 38 km di ciclopiste che connetteranno importanti centri abitati, aree commerciali e produttive ed anche di unire tra loro ciclopiste già esistenti. Una volta realizzata questa infrastruttura contribuirà senza dubbio a far diminuire il numero dei mezzi privati in circolazione, con benefici per la qualità dell’aria e per la sicurezza stradale”. L’amministrazione scommette anche sulla carta del turismo ecosostenibile “Essendo collegata anche alla ciclopista dell’Arno, potrà rappresentare un’opportunità anche di promozione del territorio. L’Italia è una delle mete più amate dai cicloturisti, secondo in Europa solo all’Olanda”.