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Spagna: veicoli inquinanti al bando dal 2040

In una bozza di legge sui cambiamenti climatici il governo spagnolo propone la messa al bando dei veicoli inquinanti a partire dal 2040, anno in cui non saranno più consentite l’immatricolazione e la vendita di veicoli che emettono direttamente anidride carbonica

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Il premier spagnolo Pedro Sánchez.

 

La Spagna non è l’unico paese schierato contro i veicoli inquinanti

 

(Rinnovabili.it) – La Spagna pare intenzionata a mettere al bando i veicoli inquinanti. La proposta, infatti, è contenuta in una bozza di legge sui cambiamenti climatici, che il governo Sanchez spera di presentare al parlamento entro la fine dell’anno, e prevede un divieto di vendita delle auto a benzina, diesel e ibride a partire dal 2040. Così facendo la penisola iberica andrebbe ad allinearsi a una serie di paesi schierati contro la circolazione di veicoli inquinanti, al fine di contribuire a ridurre le emissioni di gas serra. La proposta, tra l’altro, è in linea con la strategia a basse emissioni definita dal governo spagnolo per traghettare il paese verso un’economia carbon neutral.

 

A partire dal 2040, dunque, l’immatricolazione e la vendita in Spagna di autovetture e veicoli commerciali leggeri che emettono direttamente anidride carbonica non saranno consentite. Una volta definita, la bozza di legge sui cambiamenti climatici richiederà l’approvazione del parlamento, dove Sanchez detiene meno di un quarto dei seggi. Tra i paesi con cui la Spagna andrebbe ad allinearsi ci sarebbero anche Gran Bretagna e Francia, che si sono già impegnate a vietare le auto a benzina e diesel a partire dal 2040, il che comporterà grandi cambiamenti nell’industria automobilistica mondiale, ma anche nei profitti dei produttori di petrolio. Addirittura alcuni politici britannici sostengono che Londra dovrebbe portare il divieto al 2032, una scadenza più ambiziosa già adottata dalla Scozia, mentre la Danimarca è intenzionata a fare questa mossa entro il 2030.

 

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Come riporta Reuters, Sanchez ha faticato non poco a trovare sostegno in questa proposta così come in altre, compreso il bilancio del prossimo anno, di fronte all’opposizione guidata dal Partito popolare conservatore. Confermando le sue ambizioni ecologiche, il primo ministro spagnolo ha riunito ambiente ed energia in un unico ministero, che da allora ha approvato misure volte a ridurre i prezzi dell’elettricità e a favorire la promozione delle energie rinnovabili. Nell’ambito dell’attuale piano sui cambiamenti climatici, Madrid intende ridurre le emissioni di gas serra almeno del 20% rispetto ai livelli del 1990 entro il 2030.