(Rinnovabili.it) – Sarà il volo più lungo mai effettuato con un velivolo mono pilota, un record che verrà raggiunto dal Solar Impulse 2, l’aereo solare condotto dal pilota svizzero André Borschberg. Sta infatti per iniziare la trasvolata oceanica prevista nella settima tappa del giro del mondo: 8.172 km, con partenza da Nanchino e arrivo alle Hawaii. Il viaggio sull’Oceano Pacifico durerà 5 giorni, per un totale di circa 120 ore. La partenza è prevista alle 21 di stasera, se teniamo conto dell’ora italiana: a Nanchino saranno invece le 3 di notte di martedì.
Inizialmente la partenza era stata fissata per il 5 maggio, tuttavia le condizioni meteo poco favorevoli hanno costretto il team di Solar Impulse a ritardare il decollo.
Il pilota: «Uno dei momenti più importanti della mia vita»
Dall’inizio del loro giro del mondo (a marzo), Borschberg e il suo secondo pilota, Bertrand Piccard, hanno volato alternandosi al massimo ogni 20 ore di viaggio a bordo dell’aereo solare monoposto. La trasvolata oceanica sta per frantumare ogni record precedente. Il mezzo ha un’apertura alare di 72 metri, poco più dell’Airbus A380, l’aereo di linea più grande del mondo. Entrambe le ali sono ricoperte da celle fotovoltaiche (17.000 in tutto), mentre la parte inferiore contiene all’interno di navicelle un insieme di accumulatori litio-polimero, un motore da 10 hp e un’elica a due pale. Inoltre, il velivolo è pesante più o meno quanto un’auto familiare, grazie una struttura personalizzata a nido d’ape, realizzata in fibra di carbonio.
«La prossima tappa è quello che io chiamo il momento della verità – ha detto André Borschberg – La prima volta che voliamo per molti giorni e molte notti con un aereo a energia solare, la prima volta che si vola sopra l’oceano, la prima volta che un pilota vola da solo per così tanto tempo. Stiamo esplorando nuovi territori».
Infatti, ricorda il pilota svizzero, «quando ho iniziato questo progetto, 14 anni fa ormai, ho avuto questa visione di un aereo in volo giorno e notte senza carburante. È uno dei momenti più importanti della mia vita».
La strategia di Solar Impulse 2 per volare sul Pacifico
Dopo l’arrivo di Borschberg nelle Hawaii, Piccard volerà a Phoenix, in Arizona: un percorso di lunghezza simile, che consoliderà le capacità del Solar Impulse II. La chiave per una traversata di successo sarà la capacità di risparmio energetico del velivolo. La necessità di bilanciare il peso dell’aereo e le esigenze di accumulo energetico farà sì che le sue capacità arriveranno molto vicino al limite tecnico. Nel corso della giornata, i piloti saliranno a quota 9.000 metri. Al crepuscolo, spegneranno le eliche e sfrutteranno la planata. Utilizzando i motori con parsimonia, l’aereo scenderà sotto le nuvole fino a 1.000 metri di quota. Appena fa giorno, il pilota avrà a disposizione solo il 5-10% della capacità delle batterie, e dovrà farsela bastare per trovare una porzione di cielo libera da nubi, o rischierà di immergersi nell’oceano.
Dirigere l’aereo in un cielo terso richiede costante attenzione, e i piloti potranno schiacciare un pisolino da 20 minuti di tanto in tanto. Entrambi praticano la meditazione e lo yoga, con opportuni accorgimenti per adattare gli esercizi alla angusta cabina di guida.
AGGIORNAMENTO:
La partenza di Solar Impulse 2 è stata rinviata per le troppe nubi sul cielo di Nanchino. Secondo il direttore della missione, Raymond Clerc, il viaggio in queste condizioni avrebbe richiesto 7 giorni di volo, due in più rispetto ai 5 calcolati in precedenza. Un rischio che i piloti hanno preferito non correre. Nelle prossime ore i meteorologi dovrebbero essere in grado di dire se il velivolo potrà decollare entro un paio di giorni.