La casa tedesca ha deciso di puntare su auto elettriche economiche con un modello da 20 mila euro capace di battere la concorrenza
Nel tentativo di rispondere ai prezzi concorrenziali del Dragone, anche l’Europa dovrà produrre auto elettriche economiche
Volkswagen svilupperà auto elettriche economiche per competere meglio con i rivali cinesi. La decisione è stata annunciata due giorni fa dalla casa tedesca, che è anche il più grande produttore automobilistico europeo.
Dopo negoziati falliti con Renault, l’azienda ha deciso di produrre veicoli elettrici per il mercato europeo al prezzo di circa 20 mila euro. La prima mondiale, però, si farà attendere: è prevista per il 2027. “Si tratta di mobilità elettrica entry-level dall’Europa per l’Europa“, ha dichiarato Oliver Blume, amministratore delegato di Volkswagen. L’iniziativa mira a rafforzare l’Europa come polo industriale e a soddisfare i clienti europei.
Il progetto, soprannominato ID.1, arriva in un momento in cui i rivali cinesi stanno conquistando quote di mercato in Europa. Oggi il Dragone ha un vantaggio in termini di costi del 30% rispetto ai concorrenti occidentali.
Deglobalizzare e rilocalizzare per competere ancora
Volkswagen proverà a rispondere “deglobalizzando” la sua produzione. Farà affidamento infatti su un elevato grado di localizzazione in Europa per il progetto ID.1. Questo contribuirà a ridurre le rotte di trasporto dei componenti, diminuendo così le emissioni.
La scorsa settimana, l’azienda ha avvertito che l’industria europea ha dai due ai tre anni per prepararsi alla minaccia competitiva. Senza misure adeguate, la sopravvivenza del settore potrebbe essere a rischio. Attualmente, il colosso tedesco sta implementando misure di risparmio e riduzione dei costi per 10 miliardi di euro entro il 2026. Misure ritenute cruciali per sostenere il progetto ID.1.
L’azienda ha dichiarato che il suo modello entry-level di auto elettrica fisserà standard in termini di tecnologia, design e qualità. Il tutto, nonostante i crescenti costi di energia, materie prime e manodopera. “Una cosa è chiara: la mobilità elettrica dall’Europa per l’Europa può avere successo solo con il sostegno politico e condizioni quadro competitive”, ha affermato il capo del marchio, Tomas Schaefer.