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La rivoluzione dei trasporti sostenibili: l’UE vuole -90% di emissioni

Nella seconda tranche di provvedimenti del pacchetto “Fit for 55”, annunciata oggi, la Commissione europea ha presentato 4 proposte per rendere più efficiente e verde l’infrastruttura dei trasporti europea. Ecco le misure principali

Trasporti sostenibili: l’UE presenta 4 nuove proposte
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Nuovo TEN-T e mobilità urbana i pilastri dei trasporti sostenibili UE

(Rinnovabili.it) – Più stazioni di ricarica e digitale. Una ‘dose booster’ di mobilità urbana sostenibile. Un sistema di trasporto europeo multimodale e più efficiente. E ancora, sprint sulla connettività e miglior uso di ferrovie e vie d’acqua interne. Sono le coordinate scelte da Bruxelles per imboccare la strada dei trasporti sostenibili e abbattere le emissioni del settore del 90%. Sono ben 4 le proposte presentate oggi dalla Commissione europea, nell’ambito della seconda tranche di provvedimenti del pacchetto ‘Fit for 55’.

Una TEN-T più integrata e sostenibile

La rete infrastrutturale dei trasporti di rilevanza europea riceve un aggiornamento. L’esecutivo europeo propone alcune modifiche al regolamento TEN-T (Trans-European Transport Network) del 2013, che fissa standard minimi per tutte le strade, ferrovie e rotte marine e fluviali che collegano 424 delle maggiori città europee.

Con la nuova legislazione, tutte quante dovranno adottare entro il 2025 dei piani per la mobilità urbana sostenibile che promuovano mobilità a zero emissioni, trasporto pubblico, ciclovie e itinerari pedonali. Alcuni dei collegamenti di rilevanza TEN-T dovranno essere completati con qualche anno di anticipo: il 2040 invece del 2050, una misura per non arrivare tardi al traguardo fissato.

Le reti europee dei trasporti saranno più integrate e multimodali. L’UE si doterà di 9 “corridoi europei di trasporto” che integrano ferrovia, strade e vie d’acqua. Entreranno in vigore requisiti più stringenti per spostare su rotaia una quota maggiore del trasporto su gomma. Le maggiori linee ferroviarie strategiche dovranno garantire una velocità minima di 160km/h al 2040 e le rotte fluviali dovranno essere accessibili per un numero minimo di giorni l’anno.

Nuovi requisiti per lo sviluppo, in tutta la rete TEN-T, dell’infrastruttura di ricarica per EV e veicoli ibridi, e di quella di rifornimento necessaria per i carburanti alternativi. L’UE punta ad una capacità adeguata di ricarica per automobili, furgoni e camion “posta a intervalli di 60 chilometri in ogni direzione entro il 2025 sulla rete centrale ed entro il 2030 per le reti centrali e globali estese”.

Ferrovie e mobilità smart

Gli europei usano sempre di più il treno, ma non per spostarsi da un paese all’altro. I viaggi su rotaia a lunga distanza restano ancora fuori dall’orizzonte dei cittadini europei. La Commissione vuole decisamente invertire la rotta e fissa due obiettivi: raddoppiare il volume passeggeri sull’alta velocità entro il 2030 e triplicarlo per il 2050.

Concretamente, per rendere i trasporti sostenibili, a breve Bruxelles metterà sul tavolo una proposta per creare dei biglietti multimodali europei, un servizio per supportare la ricerca di biglietti a prezzi vantaggiosi sempre a livello europeo, nuove regole per gli operatori nell’accesso alle infrastrutture allo scopo di aumentare la competitività e ricavarne condizioni migliori per chi viaggia. Tutte queste misure, però, entreranno in vigore piuttosto in là: al 2030 sono previsti soltanto 15 sperimentazioni pilota in tutto il continente.

Sul fronte della mobilità smart, con una 3° proposta la Commissione aggiorna la direttiva ITS (Intelligent Transport Systems) del 2010 in modo da rendere digitali e disponibili alcune tipologie di dati, così che possano “dialogare” con veicoli sempre più digitali e intelligenti. Dapprima le nuove regole varranno per le infrastrutture TEN-T, quindi per l’intera rete.

Il capitolo mobilità urbana

Bruxelles ha preparato un Urban Mobility Framework, un quadro comune di regole per affrontare l’impatto climatico e ambientale della mobilità nei centri cittadini europei. Si tratta essenzialmente di linee guida su come abbattere le emissioni e migliorare la mobilità complessiva.

Al centro resta il trasporto pubblico, gli spostamenti a piedi e quelli in bicicletta. La proposta dà priorità anche a soluzioni a zero emissioni per le flotte urbane, taxi inclusi, per le consegne urbane last mile e per la costruzione e la modernizzazione degli hub multimodali. I consigli toccano anche le opzioni disponibili alle città sul versante del finanziamento per queste politiche.