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Uno sciame di droni per prevedere il traffico urbano

Attraverso i dati raccolti dal monitoraggio aereo, il gruppo di scienziati dell'EPFL ha creato un sistema in grado di misurare il traffico cittadino, trovare le cause della congestione e fornire soluzioni utili alla gestione

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(Rinnovabili.it) – Le città stanno diventando progressivamente sempre più smart. Le tecnologie digitali sono sono entrate a far parte del vissuto quotidiano e oggi iniziano a dare una mano anche alla gestione urbana. Uno dei più promettenti ambiti di applicazione? Il traffico cittadino. Tuttavia, gli strumenti attuali, seppure evoluti, possono monitorare la situazione complessiva ma fanno ben poco per risolvere eventuali ingorghi o problemi. È qui che entra in campo CityDronics, soluzione di monitoraggio evoluta nata dal lavoro dell’Urban Transport Systems Laboratory del Politecnico federale di Losanna (EPFL).

Un gruppo di scienziati del laboratorio, guidati dal professor Nikolas Geroliminis, ha utilizzato sciami di droni per raccogliere dati sul traffico urbano con un’accuratezza e una precisione senza precedenti. I droni, spiega il ricercatore Manos Barmpounakisoffrono un’eccellente visibilità, possono coprire vaste aree e sono relativamente convenienti. Inoltre, offrono una maggiore precisione rispetto alla tecnologia GPS ed eliminano i pregiudizi comportamentali che si verificano quando le persone sanno di essere osservate. E utilizziamo i droni in un modo che protegge l’identità delle persone”.

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Nel dettaglio, i dati aerei raccolti vengono analizzati attraverso algoritmi ad hoc per identificare le fonti di congestione e quindi elaborare raccomandazioni per alleviare o prevenire problemi complessi. LUTS ha testato la validità del suo metodo in una serie di esperimenti nel corso degli anni in Grecia e in Svizzera. L’ultimo test – il più grande – si è svolto quest’anno a Nairobi, in Kenya. Il team ha impiegato una flotta di 10 droni che ha sorvolato un perimetro di 1,5 km 2 , lungo due viali che portano al quartiere centrale degli affari, al mattino e al pomeriggio nelle ore di punta. Durante 4 giorni hanno raccolto una serie di dati, che ora devono essere analizzati per estrarre i modelli di traffico.

“L’esperienza di Nairobi è unica, non solo in termini di dimensioni, ma anche di volo in un ambiente molto impegnativo”, aggiunge Barmpounakis. “Nairobi è una delle città più congestionate al mondo ed è molto difficile modellare e monitorare il traffico”. Allo stesso tempo, il laboratorio ha ricevuto una sovvenzione Innosuisse per condurre più esperimenti e spingere la loro tecnologia, CityDronics, verso una soluzione commerciabile.

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About Author / Stefania Del Bianco

Giornalista scientifica. Da sempre appassionata di hi-tech e innovazione energetica, ha iniziato a collaborare alla testata fin dalle prime fasi progettuali, profilando le aziende di settore. Nel 2008 è entrata a far parte del team di redattori e nel 2011 è diventata coordinatrice di redazione. Negli anni ha curato anche la comunicazione e l'ufficio stampa di Rinnovabili.it. Oggi è Caporedattrice del quotidiano e, tra le altre cose, si occupa delle novità sulle rinnovabili, delle politiche energetiche e delle tematiche legate a tecnologie e mercato.