Rinnovabili ha intervistato il Ceo del primo operatore privato di Roma nel settore delle colonnine elettriche che ci ha illustrato il suo punto di vista sulla situazione italiana

Nel 2018, quando è stata fondata, On Charge era il primo operatore privato di Roma ad investire nell’installazione e gestione delle colonnine di ricarica per auto elettriche. L’azienda dunque ha permesso alla capitale d’Italia di diventare la prima città del paese per numero di stazioni di ricarica su strada ed oggi On Charge, che ha allargato i suoi orizzonti, è il quarto operatore privato del settore a livello nazionale. Rinnovabili ha avuto l’opportunità di intervistare Claudio Piazza, Ceo di On Charge, con cui abbiamo parlato di luci ed ombre del sistema di ricarica attuale.
Secondo l’ultimo rapporto di Motus-E, in Italia ci sono circa 64.000 punti di ricarica. Sono ancora pochi per il nostro paese?
Bisogna considerare il contesto. Nel 2020 avevamo 19.000 punti di ricarica, nel 2021 erano 26.000, nel 2022 36.000, nel 2023 50.000 e oggi sono 64.000. La crescita è stata progressiva e significativa. In termini di copertura, il 99% del territorio italiano ha almeno un punto di ricarica nel raggio di 20 km, l’86% in un raggio di 10 km e nelle città metropolitane si superano i 2.000 punti. A Roma c’è un punto di ricarica ogni 2,4 chilometri quadrati, mentre a Milano il rapporto è invertito: 2,4 punti per chilometro quadrato. L’ansia da ricarica si sta riducendo anche grazie alla rete autostradale, dove i punti ultraveloci distano meno di 20 km l’uno dall’altro.
A livello europeo, però, l’Italia è ancora indietro?
Sì, senza fare le classifiche, però in Belgio i punti di ricarica sono 73.000, 86.000 nel Regno Unito e 176.000 dei Paesi Bassi. Ma la penetrazione dell’elettrico è diversa: nei Paesi Bassi è al 33%, in Germania al 13%, in Irlanda al 14%, mentre in Italia siamo al 5%.
La quota di mercato dell’elettrico in Italia sta crescendo, quindi qualcosa sta cambiando?
I dati di gennaio e febbraio sono assolutamente incoraggianti, con la capacità di autonomia delle batterie che sta aumentando: stiamo superando abbondantemente i 350 chilometri e ci avvicina ai 500 chilometri. Oggi le stime di crescita in Italia parlano dai 3,7 milioni ai 4,6 milioni di veicoli nel 2035 che è dietro l’angolo, ma il problema principale resta il prezzo d’accesso ai veicoli. Con i nuovi modelli in arrivo nel secondo semestre del 2025, più economici e con autonomie superiori ai 350-500 km, vedremo un’accelerazione. Il combinato di aumento delle colonnine di ricarica, prezzo d’accesso e autonomia media, porterà ad avere meno ansia nei confronti dell’elettrico.
Oltre un certo scetticismo dei consumatori, quali sono le criticità principali della mobilità elettrica oggi?
Il prezzo rimane una barriera oggettiva, ma il cambiamento culturale è altrettanto importante. Ci sono tutta una serie di domande sull’elettrico, e in questo momento non ci sono correnti strutturali di pensiero che portano all’intuizione verso l’elettrico. Molti automobilisti hanno ancora dubbi sul funzionamento delle auto elettriche e delle colonnine di ricarica che non sono sempre user-friendly. Un altro problema è l’interoperabilità tra gestori: alcuni utenti, infatti, scoprono che non possono usare qualsiasi colonnina con il proprio contratto e questo dovrebbe essere di semplice comprensione tramite mappatura, mentre noi di On Charge siamo interoperabili con oltre 60 piattaforme.
Un po’ come accadeva con i distributori automatici di carburanti nei decenni passati?
Esatto. All’inizio i distributori automatici erano percepiti come complicati, e rappresentavano una barriera, poi l’uso è diventato naturale. Con le colonnine sta accadendo lo stesso, ma serve semplificare l’esperienza utente, ad esempio avvicinandole in modo strategico a forme ibride.
Ma quanto è diffusa la ricarica domestica?
È fondamentale. Oggi in Italia ci sono circa 400.000 punti di ricarica domestica e secondo le stime di Motus-E si arriverà a 2 milioni di stazioni domestiche entro il 2030 e 5 milioni nel 2035, questo significa che la mobilità elettrica è un insieme di soluzioni e che molti automobilisti ricaricano a casa o sul posto di lavoro, riducendo la dipendenza dalla rete pubblica. Negli ultimi 2-3 anni abbiamo veramente fatto passi da gigante, e comunque la mobilità elettrica è solo uno dei temi della transizione, perché bisogna parlare del sistema elettrico a tutto tondo.
C’è un problema critico da risolvere tra l’installazione e l’attivazione?
Il tempo di attesa varia, non posso dirle una media, ma rispetto al passato è in calo, quindi sta migliorando. A fine 2024, risultavano installati 65.000 punti di ricarica, ma solo 54.000 erano attivi, questo significa che il 16% era ancora in attesa di connessione alla rete. Certo, rappresenta un nodo critico anche per noi investitori, perché una volta messo a terra si deve aspettare l’attivazione del gestore, mentre chi investe ha bisogno di clienti che comincino a ricaricare, ma senza la rete come si fa?
Parlando invece della sua azienda, On Charge, che tipo di soluzioni proponete?
Proponiamo soluzioni che abbracciano il modello elettrico in modo completo e integrato. Attualmente disponiamo di 1.142 punti di ricarica installati in tutta Italia, 2.264 acquisiti e 4.334 in fase di realizzazione. A Roma abbiamo acquisito 610 punti di ricarica su un totale di 4.098. Questo risultato ci riempie di soddisfazione, perché stiamo davvero facendo la differenza. Abbiamo sviluppato progetti di mobilità elettrica, in alcuni casi anche condivisa, che spaziano da biciclette e minibus fino a servizi gestiti tramite un’applicazione proprietaria.
Inoltre, abbiamo recentemente istituito una business unit dedicata alla progettazione e realizzazione di impianti fotovoltaici. Il nostro approccio al cliente, sia esso una pubblica amministrazione o un privato, è a 360 gradi, e questo rappresenta un unicum nel settore. Siamo l’unica società che offre soluzioni elettriche in tutte le loro declinazioni, con l’obiettivo di garantire la massima soddisfazione del cliente nella transizione energetica.
Oltre alle colonnine, lavoriamo su mobilità sostenibile con bike sharing elettrico, flotte aziendali elettriche e impianti fotovoltaici, e forniamo wallbox. Questi ultimi sono particolarmente innovativi e intelligenti: ad esempio, in due piccoli comuni, dopo aver installato le infrastrutture di ricarica, abbiamo fornito minibus elettrici per il trasporto scolastico, alimentati direttamente dalle stesse colonnine. L’iniziativa, avviata in un comune laziale, ha suscitato l’interesse di un altro sindaco, che ha deciso di replicarla nel proprio territorio.