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La mobilità aerea urbana potrebbe essere realtà dal 2024

mobilità aerea urbana

di Andrea Barbieri Carones

(Rinnovabili.it) – L’obiettivo è quello di sviluppare la mobilità aerea urbana effettuata con aeromobili sostenibili. Ecco Urban Blu, la società per lo sviluppo internazionale della Urban Air Mobility, che vede la partecipazione dei gestori degli aeroporti di Roma, Venezia, Nizza e Bologna. Ora occorre implementare le strutture per gestire i “vertiporti” in diverse aree geografiche, oltre che in Italia e in Francia. Ossia quelle superfici attrezzate per permettere ai velivoli elettrici a decollo verticale (e-Vtol) di collegare gli aeroporti con i centri abitati.

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E quindi favorire la mobilità intra-city, favorendo il decongestionamento nei centri urbani. Del resto, secondo gli esperti la “Uam” rappresenta una delle forme di mobilità innovativa e sostenibile più promettenti per i prossimi anni.

Con un settore che è in forte crescita e che ha un valore di mercato che per l’Europa è stimabile in oltre 4 miliardi di euro entro il 2030. La crescente accettazione pubblica di tale tecnologia, i progressi tecnologici ed i cambiamenti di regolamentazione in corso stanno accrescendo sempre più l’interesse degli investitori in questo settore che un tempo era considerato fantascienza e che ora è sempre più reale. Soprattutto in Germania, dove un accordo tra Lilium e Abb porterà al decollo (verticale) di velivoli elettrici a 7 posti, che a una velocità di 280 km/h uniranno città distanti fino a 250 km.

Gli elementi distintivi della mobilità aerea urbana

In tale contesto, Urban Blue intende posizionarsi come leader facendo leva su alcuni elementi distintivi.

Per sviluppare la mobilità aerea urbana, Urban Blue conta già sulla partnership industriale attivata nel 2020 con Volocopter, prima società al mondo a sviluppare ed operare velivoli e-VTOL per il trasporto di passeggeri e merci all’interno delle aree urbane.

Ma non solo: EDF Invest, azionista di Aeroports de la Cote d’Azur (il gestore dello scalo di Nizza), supporterà Urban Blue quale player di riferimento internazionale nel segmento della mobilità innovativa e sostenibile.

A Roma, Nizza e Venezia l’avvio delle operazioni è ad oggi pianificato entro il 2024. Tali aree hanno un elevato potenziale di mercato già all’avvio: oltre a essere destinazioni di interesse mondiale, presentano elementi particolarmente adatti ai primi sviluppi di questa forma di mobilità. Vale a dire, condizioni meteo favorevoli (che incrementano l’operabilità dei velivoli eVTOL) e geomorfologie pianeggianti o costiere.

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Il progetto di sviluppo dell’Urban Air Mobility rientra nel nostro impegno a raggiungere zero emissioni di CO2entro il 2030” ha detto Monica Scarpa, amministratore delegato del Gruppo Save, che gestisce l’aeroporto di Venezia. “Il tutto contenuto nella roadmap consegnata a Aci Europe (Airports Council International) la cui assemblea generale pone al centro del dibattito il percorso di sostenibilità e innovazione degli aeroporti”.

“Per l’infrastruttura digitale in grado di orchestrare l’intero ecosistema, stiamo anche costruendo la piattaforma VoloIQ”  ha aggiunto Christian Bauer, Cco di Volocopter.

Non più tardi di 2 settimane fa, il gestore degli aeroporti di Milano (Sea) aveva annunciato una partnership con Skyports per sviluppare la mobilità aerea del futuro tramite e-Vtol. Inizialmente tra gli scali di Linate e Malpensa e vari punto dell’area urbana. Con  possibilità di raggiungere le località sciistiche in vista delle Olimpiadi invernali del 2026.

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