Giretto d’Italia 2021, se il percorso casa lavoro è ancora virtuale
(Rinnovabili.it) – Vivi in una città a misura d’uomo? Uno dei primi parametri per valutarlo potrebbe essere il percorso quotidiano casa-lavoro (o casa-scuola) e la possibilità di percorrerlo con i mezzi della mobilità leggera, in sicurezza e facilità. In Italia esiste ormai da tempo un evento che tiene il ritmo di questo sviluppo, supportando la diffusione e l’uso quotidiano del Bike to Work e Bike to School. Parliamo di Giretto d’Italia, il campionato nazionale della ciclabilità urbana organizzato da Legambiente con il sostegno di CNH Industrial, di Euromobility e VeloLove.
Alla competizione hanno preso parte 26 amministrazioni comunali che a metà settembre si sono contese contendersi il titolo di centro urbano più bike friendly. Il conteggio degli spostamenti è avvenuto nell’arco di due ore attraverso appositi check-point allestiti nelle immediate vicinanze di aziende pubbliche e private, scuole e università. E come per l’edizione 2020, anche Giretto d’Italia 2021 ha dato la possibilità di aderire alla competizione tramite “check-point virtuale”, rispondendo cioè a un sondaggio online sul tema dello spostamento.
Padova maglia rosa dell’undicesima edizione del Giretto d’Italia – bike to work 2021
Il risultato? Oltre 38mila i cittadini sono saliti in sella ad una bici o scelto mezzi di micromobilità per dare il proprio contributo al rispettivo comune d’appartenenza. Il maggior numero di spostamenti sostenibili casa-scuola e casa-lavoro è stato registrato a Padova con 6.856 mezzi conteggiati. Seguono Reggio Emilia con 3.658 mezzi, Pesaro con 3.407, Bolzano con 3.247, Piacenza con 3.183. E per quelli che hanno scelto il questionario online, il 70% è risultato lavorare ancora in modalità smart working.
“Anche quest’anno il Giretto d’Italia ha visto la partecipazione di un numero significativo di lavoratori e studenti che hanno scelto mezzi di mobilità sostenibile per spostarsi in città”, dichiara Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente. “Tra loro crescono, in particolare, quanti vanno a scuola, in azienda o all’università a bordo di e-bike e monopattini elettrici. Al contempo, […] il ricorso all’auto privata è purtroppo tornato sostanzialmente ai livelli pre-Covid. Sono tendenze di cui senz’altro tenere conto”.
Guardando, nello specifico, alla circolazione dei mezzi sostenibili a mobilità elettrica, l’edizione 2021 rileva un lieve ma in alcuni casi significativo aumento nel loro utilizzo. Sul podio delle città dove circolano più e-bike e, soprattutto, monopattini, troviamo Palermo, con 1.011 passaggi, Pesaro (301) e Torino (247), seguite da Reggio Emilia (244), Padova (197). “Per rendere la mobilità sostenibile una sicura ed efficace alternativa all’auto nel quotidiano – aggiunge Zampetti – serve in primo luogo investire maggiori risorse in favore della mobilità leggera, per ripensare gli spazi urbani e garantire più percorsi dedicati: in tal senso, riteniamo insufficienti a tenere il passo con le altre città europee i 200 milioni di euro destinati dal PNRR alle ciclabili urbane. In secondo luogo, è fondamentale mettere a norma il bike to work e incentivare la cultura e le politiche aziendali sugli spostamenti sostenibili casa-lavoro e casa-scuola”.