Sicurezza prima di tutto: la parola d’ordine della Giornata mondiale della Bicicletta 2020
(Rinnovabili.it) – Il 3 giugno si festeggia la Giornata mondiale della bicicletta (World Bicycle Day), un appuntamento annuale istituito dalle Nazioni Unite per ricordarne i benefici sociali, economici e ambientali. Nata nel 2018, la manifestazione globale assume oggi un nuovo ruolo, alla luce della crisi economica e sanitaria che ha stravolto il Pianeta. Le due ruote possono, infatti, rappresentare una soluzione alle sfide della ripresa post COVID-19, rispondendo sia alle esigenze di mobilità che a quelle del distanziamento. Al punto che la Commissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite (UNECE) le ha definite “un obbligo” per la ripartenza del settore dei trasporti al fine di favorire un sistema più efficiente e più verde.
Mezzo di locomozione economico, affidabile e sostenibile, la bicicletta promuove da sempre la tutela ambientale e una buona salute. Come ribadito più volte dalla Organizzazione mondiale della Sanità, “muoversi a pedali” contribuisce a ridurre il rischio di malattie cardiache, ictus, diabete e altre patologie importanti.
L’attenzione non è rivolta, però, solo su ciò che le bici possono fare per la società, ma anche su cosa la società può fare per le due ruote. In occasione della Giornata mondiale della bicicletta, l’ONU torna nuovamente a incoraggiare i governi a migliorare la sicurezza stradale e integrare le esigenze dei ciclisti nella progettazione delle infrastrutture di trasporto urbane. Le misure per salvaguardare pedoni e ciclisti sono, infatti, una parte fondamentale della costruzione degli spazi urbani di domani.
“Nessuno dovrebbe morire camminando o andando in bici al lavoro o a scuola” spiega l’Unep, l’agenzia ambientale delle Nazioni Unite. “Il prezzo pagato per la mobilità è troppo elevato, soprattutto perché esistono soluzioni comprovate, a basso costo e realizzabili“. Un contributo concreto al dibattito arriva dal programma Share the Road, lanciato nel 2008 da UNEP and FIA Foundation for the Automobile and Society. L’iniziativa si impegna ad aiutare i governi e le altre parti interessate nei Paesi in via di sviluppo a investire in ciclabili e altre infrastrutture urbane sostenibili.
Le nuove misure dell’Italia a favore della bicicletta
In Italia, la crisi del coronavirus ha dato modo di ripensare agli strumenti di mobilità e la bici è divenuta da subito una delle misure incentivate per la ripartenza. A ricordarlo è lo stesso ministro all’Ambiente, Sergio Costa. “Oggi è la Giornata mondiale della bicicletta, una ricorrenza che ci dà l’occasione di tornare a riflettere su che tipo di mobilità vogliamo promuovere da qui in avanti. La bici è salute, sport, mobilità, ambiente ed economia”.
Il ministro e il suo dicastero si sono spesi per far entrate del Decreto Rilancio il celebre bonus mobilità, incentivo all’acquisto di bici, monopattini e abbonamenti di sharing mobility. Le risorse stanziate finora toccano i 120 milioni di euro ma, rivela Costa, “siamo pronti a rifinanziare ed estendere anche al prossimo anno con ulteriori fondi ministeriali“.
Un annuncio che rassicura gli animi, visto l’alto interesse mostrato dai cittadini nei confronti del bonus. “Non lasceremo indietro nessuno e stiamo studiando il modo per evitare il click day”, ha aggiunto il ministro. “Il bonus è un esperimento, mai realizzato in Italia, e ce la stiamo mettendo tutta per far sì che sia un successo, perché ritengo fondamentale cominciare a concepire i nostri spostamenti quotidiani in modo diverso”.
Per il Belpaese si tratta di una mossa dal doppio valore: ambientale ed economico. Attualmente, infatti, la nostra nazione è il maggior produttore di biciclette a livello europeo. Le stime dell’Ancma (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) parlano di ben un milione di bici vendute entro luglio di quest’anno. “Vedere le persone in fila davanti ai negozi di bici mi riempie di gioia – afferma Costa. – Anche perché con un incremento di circa il 60% delle vendite, molte aziende hanno avuto la possibilità di assumere, proprio in questi giorni difficili”.
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“Dobbiamo colmare le differenze con altri Paesi europei, che da anni ormai promuovono la bicicletta come veicolo di spostamento giornaliero – conclude il Ministro – Le iniziative che stiamo adottando vanno in questa direzione, e confermano la nostra volontà di realizzare questo cambiamento quanto mai necessario”.