Grazie all’integrazione dell’EBS si recupera un’energia 4 volte superiore
(Rinnovabili.it) – La frenata rigenerativa moltiplica per 4 l’efficienza aiutando la mobilità elettrica ad estendere ulteriormente la propria autonomia. Merito del produttore britannico di veicoli Tevva che ha completato con successo lo sviluppo di un nuovo sistema di recupero energetico per il suo camion elettrico a batteria da 7,5 tonnellate. L’azienda ha collaborato con il fornitore automobilistico tedesco ZF per integrare il sistema frenante elettronico (EBS-Electronic Brake System) di quest’ultimo nell’impianto di Tevva. Per un risultato finale che aumenta l’efficienza garantendo al tempo stesso i più alti livelli di sicurezza e reattività.
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Cosa è la frenata rigenerativa?
La frenata rigenerativa è un meccanismo di recupero energetico che rallenta un mezzo in movimento convertendo la sua energia cinetica in una forma da utilizzare immediatamente o immagazzinare fino al momento del bisogno. In questo meccanismo, il motore elettrico di trazione utilizza la quantità di moto del veicolo per recuperare energia che altrimenti andrebbe persa sotto forma di calore sui dischi dei freni.
L’invenzione risale addirittura alla fine del 1800 ed ha avuto una lunga intesa a livello di applicazioni, con il settore tranviario e ferroviario. E oggi molti veicoli ibridi elettrici e completamente elettrici impiegano questo sistema in combinazione con la frenata ad attrito (mix necessario in quanto il freno elettrodinamico non riesce a mantenere il mezzo in arresto).
Il nuovo sistema Tevva-ZF
Le aziende hanno adattato il sistema frenante elettronico di ZF per l’utilizzo con il sistema combinato di frenata rigenerativa e ad aria compressa di Tevva. L’EBS suddivide elettronicamente l’input di frenata in un mix tra il sistema ad attrito convenzionale ad aria e la frenata rigenerativa, offrendo una migliore risposta e una sicurezza più elevata.
“Quando si preme il pedale del freno, la maggior parte della ‘frenata’ viene gestita dalla rigenerazione, il che significa che il sistema di guida rallenta il veicolo”, ha spiegato Uzair Jilani, ingegnere capo dei sistemi di trasmissione e frenatura di Tevva. “Il sistema frenante convenzionale è ancora necessario per arrestare completamente il camion, ma questo doppio livello di sicurezza è un eccellente aiuto per una guida più efficiente. Significa anche che l’hardware subisce meno sollecitazioni per prolungare la vita del sistema nel lungo periodo”.
Ma soprattutto migliora l’efficienza energetica, recuperando fino a quattro volte più energia. Il sistema ha consentito un’integrazione sicura della frenata rigenerativa fino a 180 kW, mentre il tradizionale sistema frenante ad aria compressa aveva una rigenerazione passiva limitata a circa 40 kW per motivi di sicurezza.