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Mobilità urbana, la classifica europea delle città sostenibili

Città sostenibili: Italia bocciata per la mobilità urbana
Foto di Andrzej Rembowski da Pixabay

Clean Cities Campaign punisce l’Italia

(Rinnovabili.it) – Città italiane fanalino di coda in Europa per mobilità urbana e qualità dell’aria. Milano, Roma, Napoli e Torino non riescono a risalire nella prima metà della classifica stilata dalla Clean Cities Campaign (CCC), che ha Legambiente come partner nazionale. Molto distanti da realtà come Oslo, Amsterdam o Helsinki, che occupano i primi posti tra le città sostenibili.

Cinque i fattori considerati da CCC per stilare la classifica. Gli autori del rapporto hanno quantificato lo spazio per le persone e le biciclette, la sicurezza delle strade, l’accesso a mobilità sostenibile e dolce, le politiche sulla mobilità e la qualità dell’aria. Da qui il punteggio finale e l’inserimento delle 36 città sostenibili analizzate in 5 diverse fasce, a seconda del piazzamento. Milano è l’unica italiana che riesce a finire in fascia C.

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Il capoluogo meneghino si ferma al 20° posto con 51,1 punti su 100 (20 in meno della 1° in classifica) e riesce a ottenere buoni voti solo nella categoria delle politiche in atto. La segue Torino, 23°, quindi Roma al 32° posto e Napoli all’ultimo. Tutte variamente punite dai livelli di congestione del traffico urbano, dall’accessibilità ed economicità del trasporto pubblico locale, dall’infrastruttura per la ricarica dei veicoli elettrici, o dalle politiche di riduzione del traffico, dei veicoli inquinanti e l’offerta di servizi di sharing mobility.

“Le città italiane potevano uscire dalla pandemia trasformate in meglio: meno inquinamento dell’aria, meno auto in circolazione, più bici e trasporto pubblico. Purtroppo non hanno raccolto la sfida e spesso hanno fatto addirittura passi indietro”, afferma Claudio Magliulo, responsabile della campagna Clean Cities in Italia. “Altre città europee, invece, hanno dimostrato che si può reinventare lo spazio urbano nel tempo di una stagione: Parigi ha ad esempio investito nella riduzione drastica del traffico veicolare e nella promozione della mobilità pedonale e ciclistica. E così facendo è riuscita a strappare a Stoccolma il quinto posto in classifica, tallonando le altre capitali scandinave”.

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