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Arriva su strada il primo autobus autonomo del Regno Unito

I test inizieranno questa settimana in Scozia, per poi accogliere a bordo i passeggeri tra qualche mese su un breve percorso di

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Credits: Fusion Processing

 Il progetto di TPL a guida autonoma “CAVForth”

(Rinnovabili.it) – Arriva su strada il primo autobus autonomo del Regno Unito. Frutto del progetto “CAVForth“, per le prossime due il mezzo darà prova delle sue capacità in Scozia e dimostrerà se è pronto o meno per il lancio di un servizio pilota nei prossimi mesi.

L’iniziativa è stata definita dai suoi organizzatori come la più ambiziosa e complessa al mondo. Non a caso a portare avanti il lavoro è un nutrito consorzio di realtà accademiche, industriali e scientifiche. Un gruppo di cui fanno parte Fusion Processing, Stagecoach, Alexander Dennis, Transport Scotland, Napier University e Bristol Robotics Lab. L’obiettivo che le vede impegnate? Lanciare una flotta di cinque autobus autonomi full size che effettuino un servizio di linea attraverso il Forth Road Bridge, su un percorso totale di 22,5 km. Trasportando ogni settimana fino a 10.000 passeggeri. Ma prima che i viaggiatori salgano a bordo, CAVForth deve mettere alla prova i veicoli. 

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Grazie alla tecnologia di controllo della Fusion Processing, gli autobus vantano una guida autonoma di livello 4. Il che significa che durante il tragitto nessuno toccherà i comandi. Sul mezzo vi sarà solamente un autista addestrato ad interventi di sicurezza.

“Siamo felici di guidare il programma di autobus autonomi più complesso e ambizioso del mondo”, ha commentato Jim Hutchinson, CEO di Fusion Processing. “CAVForth fornirà un servizio utile alla popolazione locale oltre ad essere una grande dimostrazione della tecnologia dei veicoli automatizzati di Fusion. Gli autobus sono dotati di CAVstar, il nostro sistema di guida autonoma che combina hardware e software proprietari per creare autobus sicuri e di dimensioni standard, operanti a livello SAE 4. I test su strada rappresentano una pietra miliare entusiasmante e non vediamo l’ora di accogliere i passeggeri a bordo tra qualche mese”.

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