Rinnovabili • Auto elettriche, ecco i 5 luoghi comuni da sfatare Rinnovabili • Auto elettriche, ecco i 5 luoghi comuni da sfatare

Auto elettriche, ecco i 5 luoghi comuni da sfatare

Secondo l'Analisi di Repower le vendite delle auto elettriche vanno male anche a causa di 5 luoghi comuni che condizionano l'opinione pubblica, quindi i consumatori

Auto elettriche, ecco i 5 luoghi comuni da sfatare
Fonte Pixabay

Come sta andando la mobilità sostenibile in Italia? In particolare quella legata alle auto elettriche? La 9° edizione del White Paper di Repower, gruppo attivo nel settore energetico e della mobilità
sostenibile, dal titolo Auto elettrica: provocazione o promessa? ci aiuta a fare un po’ di chiarezza e a sgomberare anche alcuni luoghi comuni.

Auto troppo care? Media di 30mila, pre-Covid era 21mila

Che il 2024 sia stato un anno di stallo per l’automotive italiano è ormai noto, in base ai dati di Acea, infatti, c’è stata una contrazione del 0,5% delle immatricolazioni di nuovi veicoli, per un totale di 1.559.229 nuove unità, rispetto al 2023; diverse le motivazioni per spiegare questo stop, tra cui in primis, emerge il prezzo medio delle auto immatricolate in Italia che ha toccato i 30mila euro, quando prima del Covid era 21.000 euro (stima del Centro Studi Fleet&Mobility).

Male le BEV, benissimo le due ruote, ma le bici no

Ovvio, che il mercato delle BEV non possa brillare, ed infatti si registra un calo dell’1%, con 65.620 vetture immatricolate, e una quota di mercato stabile al 4,2% (la media Ue è del 13,6%), confermando il ritardo storico nei confronti dei maggiori mercati europei; anche per le ibride plug-in c’è stato un calo significativo, dal 4,4% al 3,3% del 2024. Cresce però, la rete di infrastruttura di ricarica, con 60.339 punti di ricarica pubblici e un incremento di 13.111 unità rispetto al 2023 (+28%).

Diversa la condizione dei veicoli a due ruote, che secondo i dati di Confindustria ANCMA è un settore in crescita: le moto crescono del 14,48% e gli scooter del 7,54%, mentre i ciclomotori chiudono con un rialzo del 7,45%. In frenata invece, il mercato delle e-bike, sceso del 19%, mentre il numero di biciclette in sharing è cresciuto del 16,3%.

5 luoghi comuni sulle auto elettriche

Oltre alla mera analisi del settore però, Repower ha fornito anche un’interessante interpretazione su alcune criticità diffuse nell’opinione pubblica, che alimentano un certo pregiudizio sulla mobilità sostenibile.

  1. L’auto elettrica costa molto di più rispetto a quelle a carburante
    Questo è certamente il primo ostacolo all’acquisto, su cui i produttori di auto stanno lavorando per proporre BEV al di sotto dei 20mila euro, ma c’è da dire che se anche le auto elettriche hanno un costo iniziale più alto rispetto a quelle a combustione, sono più economiche nel lungo periodo, perché i costi di manutenzione sono più bassi, e quindi possono compensare il costo iniziale.
  2. In vacanza ansia da colonnina
    C’è sicuramente ancora tanto da fare, ma solo nell’ultimo anno i punti di ricarica sono aumentati del 28% rispetto al 2023, quindi la rete delle colonnine su suolo pubblico crescono, e sono semrpe di più gli hotel, i ristoranti ed i centri commerciali dotati di colonnine. Secondo i dati di Eviaggio, sono oltre 2300 le strutture che offrono questo servizio ai turisti. L’importante è pianificare gli spostamenti
  3. Le auto elettriche hanno poca autonomia per grandi viaggi
    Questo non è proprio vero. I veicoli di nuova generazione hanno fatto grandi passi avanti nell’autonomia delle batterie, tanto che secondo Motus-E, l’86% delle auto elettriche sul mercato
    garantisce un’autonomia adeguata per coprire oltre il 98% degli spostamenti quotidiani. E sono sempre di più le auto con autonomia di diverse centinaia di km: se nel 2015 la media era di 211 km oggi la media è di 500 km, con modelli che arrivano anche a 700 km.
  4. I tempi di ricarica sono lunghi
    Si può ricaricare in 30 minuti fino all’80% della batteria nei punti di ricarica veloci, di solito sulle autostrade, dotate di ultrafast, mentre per la ricarica domestica, con una Wall Box da 7,4 kW si può ricaricare completamente una batteria di dimensioni medie in poche ore. Quindi anche qui dipende tutto dal tempo che si ha a disposizione.
  5. Se fa freddo, si scaricano velocemente
    E’ vero. Alle basse temperature le batterie al litio subiscono una riduzione temporanea dell’autonomia, ma con alcuni accorgimenti è possibile ottimizzarne l’efficienza. Studi
    come quelli di Recurrent, condotto su oltre 10mila auto in America e Geotab, con 4.200 auto
    monitorate, dimostrano che, pur con perdite variabili – fino al 40% ad una temperatura tra -1 e -7 °C e fino al 50% a -15 °C – l’autonomia resta comunque sufficiente per la maggior parte degli utilizzi quotidiani.
Rinnovabili •

About Author / Paolo Travisi

Ancora prima che giornalista, curioso per natura. Ha iniziato a scrivere per mestiere nel 2004, dapprima in tv, poi su giornali nazionali e web. Appassionato di scienza e tecnologia (ma non solo), ama scoprire nuovi argomenti di cui poter scrivere ed imparare. In questa avventura per Rinnovabili si occupa in particolare di economia circolare e mobilità sostenibile, e realizza i contenuti video per i social.