(Rinnovabili.it) – Le auto ibride ed elettriche devono essere etichettate in modo chiaro e trasparente per mettere in guardia chi si occupa degli interventi d’emergenza dei loro sistemi ad alta tensione. Questo quanto espresso dalla Society of Automotive Engineers (SAE), ente di normazione nel campo dell’industria aerospaziale, automobilistica e veicolistica.
L’Associazione ha completato la norma tecnica “J2990-Hybrid and EV First and Second Responder Recommended Practice”, che offre raccomandazioni pratiche per il personale di primo soccorso in risposta agli incidenti che coinvolgono veicoli ibridi o elettrici.
“Man mano che i veicoli elettrici si fanno strada nel mercato in maggior numero, diviene sempre più necessario riconoscere le pratiche migliori in grado di facilitare operazioni sicure quando questi mezzi sono coinvolti in un incidente”, ha spiegato il presidente della commissione SAE, Todd Mackintosh. Anche se questi mezzi di trasporto sono generalmente considerati sicuri quanto i loro omologhi a combustione (se non di più), la SAE ritiene che i soccorritori abbiano bisogno di un modo rapido e semplice per la loro identificazione in modo da seguire le corrette procedure d’esame dei sistemi di stoccaggio.
Tra le raccomandazioni del nuovo standard dell’Associazione c’è l’introduzione di nuove etichette standardizzate da apporre su entrambi i lati della vettura e sulla parte posteriore, che siano visibili per i vigili del fuoco e gli altri servizi di primo soccorso da almeno da 15 metri di distanza. “Questo – prosegue Mackintosh – aiuterà il personale d’emergenza ad identificare la posizione dei componenti ad alta tensione attivando procedure in grado di garantire risposta sicura sia per sé che per gli occupanti del veicolo”.