Schierati contro il regime di compensazione delle emissioni prodotte dall'aviazione i 26 paesi "disobbedienti" decideranno in autonomia in che modo non allinearsi al meccanismo
(Rinnovabili.it) – Continua il dibattito che da gennaio ormai mette al centro delle discussioni l’ETS europeo dedicato all’aviazione. E dall’incontro tenutosi a Mosca esce il fronte compatto che vorrebbe che l’Europa cancellasse, o quantomeno modificasse, un regime di tassazione che obbliga tutte le compagnie aeree che effettuano voli da o per gli aeroporti europei a corrispondere una tassa che vada a compensare le emissioni inquinanti generate.
I 26 paesi contrari al meccanismo, che hanno deciso di battezzarsi “coalition of the unwilling” (letteralmente “colazione dei non-volenterosi”) si sono quindi riuniti per concordare un pacchetto di misure atte a minare il regime di scambio, come ha riferito il vice ministro russo dei trasporti, Valery Okulov.
“Ogni stato sceglierà le misure più efficaci ed affidabili, che aiuteranno a cancellare o rinviare l’attuazione del sistema comunitario ETS,” è stato specificato all’agenzia di stampa Reuters annunciando che il gruppo si riunirà nuovamente in estate in Arabia Saudita per riaffrontare la questione.
Ogni paese che non ha intenzione di aderire all’ETS potrà quindi presentare una denuncia formale all’ICAO (International Civil Aviation Organisation) cessando la definizione di nuove rotte e decidendo se stabilire o meno tasse per le compagnie aeree europee.
“Abbiamo dimostrato la nostra determinazione a richiedere l’annullamento o il rinvio del sistema ETS comunitario” che riguarda le compagnie aeree, ha detto concludendo la Okulov.