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Rovereto, polo italiano della bici: start up e innovazioni a due ruote

L’innovazione del mondo bicicletta sembra essersi data appuntamento a Rovereto dove sono già 6 le imprese e start-up che si occupano di bikeconomics

Rovereto, polo italiano della bici: start up e innovazioni a due ruote

 

(Rinnovabili.it) – Il mercato della bici parla trentino. E’ in questa Regione, e più recisamente a Rovereto, che l’innovazione delle due ruote ha gettato le radici. I numeri lo confermano: nei due Business Innovation Center (BIC) di Trentino Sviluppo – Progetto Manifattura, l’hub italiano della green economy e Polo Meccatronica, centro specializzato nel settore meccanico/elettronico – sono oramai 6 le imprese e start-up che si occupano di bikeconomics.

 

«Sembra che l’innovazione del mondo bicicletta si sia data appuntamento qua a Rovereto, in maniera spontanea, segno che la “bikeconomics” è un settore in crescita, capace di generare PIL», spiega Michele Tosi, Direttore Area Incubatori e Nuove Imprese di Trentino Sviluppo. La lista di innovatori è lunga. Si inizia con Ducati Energia e la sua Free Duck2,  un disco meccatronico che, applicato a una normale ruota da 26 o da 28 pollici, trasforma qualsiasi bici in un veicolo a pedalata assistita. E con BiCiPoP di Francesco Carollo, progetto di mobilità sostenibile e promozione territoriale, basato sulla progettazione, gestione & vendita di bici-risciò hi-tech a pedalata assistita di ultima generazione.

 

IMG_5973Spazio anche per il mondo bike sharing nei Business Innovation Center trentini. Andrej Sobotkiewicz presenta la start-up attiva dentro il Polo Meccatronica (sostenuta dall’acceleratore privato Industrio di Jari Ognibeni) Lock&Charge. L’impresa ha sviluppato una piattaforma per la condivisione delle due ruote a pedali e più in generale di tutti i veicoli elettrici. Non bici costruite ad hoc, ma anche la vostra bici e quella del vicino, magari da condividere con tutto il condominio (con un piccolo guadagno).

Infine a Progetto Manifattura c’è anche chi lavora sulle piste ciclabili. La start-up Pietranet produce soluzioni per piste ciclabili, riusando scarti della lavorazione in pietra contenuti in griglie antiscivolo. «Un sistema efficace per risparmiare, usare materiale di scarto ed offrire un fondo adatto sia per cross-country bike, che per chi vuole un fondo sterrato, anche in pendenza, downhill e northshore», spiega Gianni Tomasi, amministratore unico di PietraNet.

 

«Nei prossimi mesi – continua Tosi – spingeremo per avere sempre nuove realtà, con una forte componente di innovazione nel mondo bike dentro le mura dei Business Innovation Center, in particolare negli incubatori di start-up. In Germania la bikeconomics genera quasi 9 miliardi di Euro. Il Trentino oggi è intorno ai 400 milioni, includendo tutto l’indotto turistico. Ma c’è ancora molto spazio per crescere».