(Rinnovabili.it) – Saltare in sella e pedalare anche nelle città più inquinate, consapevoli di aiutare l’ambiente senza danneggiare la propria salute. È questo il cuore dell’ultima innovazione partorita dal visionario Daan Roosegaarde, una bici anti-smog capace di purificare l’aria che il ciclista respira.
Il designer olandese ha fatto della lotta all’inquinamento atmosferico uno dei suoi tratti distintivi. Idee sulla carta decisamente stravaganti che sono divenute in poco tempo realtà: dalla Smart Highway Project, il progetto di autostrada intelligente che debuttato nella città di Oss, alla Smog-Free Tower, il depuratore cittadino in grado di catturare i contaminanti atmosferici e trasformarli in gioielli.
Dalla torre mangia particolato alla bici anti-smog
La Torre, alta 7 metri e larga 3,5 metri, dopo il debutto in patria è stata istallata in una delle città più inquinate al mondo: Pechino. Sarebbe in grado di pulire 30mila metri cubi di aria all’ora ma ha bisogno dell’elettricità per poter funzionare. Fa a meno dell’energia elettrica invece la bici anti-smog che tuttavia parte dallo stesso concept della Smog-Free Tower, ossia l’impiego di filtri ionici che intrappolano le particelle di particolato fine e ultra fine.
L’idea è quella di montare il sistema di filtri direttamente sul manubrio, permettendo all’aria di essere risucchiata man mano che la bicicletta si muove. La due ruote mangia smog è ancora solo su carta, ma Roosegaarde è fermamente intenzionato a portare a compimento anche questo progetto e guarda già al mercato cinese come possibile destinatario. “Vogliamo far tornare la bicicletta icona culturale della Cina e nel contempo, il prossimo passo verso città libere dallo smog”, ha commentato il designer. Difficile dire ora, con così pochi dettagli (manca qualsiasi informazione sul potenziale o la complessità tecnica), se la soluzione potrà avere successo o meno. L’ultimo studio sull’efficacia della Smog-Free Tower, effettuato in maniera indipendente dagli scienziati dell’Università tecnologica di Eindhoven, ha dimostrato tuttavia che la struttura è in grado di catturare fino al 70 per cento delle particelle PM10 aspirate al suo interno e fino al 50 per cento di quelle di PM2.5.