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L’amministrazione Trump agita la scure su rinnovabili e auto elettriche

Il consigliere economico della Casa Bianca, Larry Kudlow, rivela l’intenzione di eliminare i sussidi al settore dell’e-mobility e ad altri beni rinnovabili

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Stop agli incentivi per le auto elettriche come punizione per la General Motors

(Rinnovabili.it) – Il governo statunitense agita un vistoso paio di forbici sul settore nazionale delle auto elettriche. Secondo quanto riferito dalla Casa Bianca, è ferma intenzione dell’amministrazione americana di scrivere la parola fine sugli incentivi dedicati alla mobilità sostenibile. Intervistato dalla Reuters, Larry Kudlow, direttore del National Economic Council del presidente USA, ha affermato che sono attualmente in preparazione i piani per cancellare gli attuali sussidi per l’acquisto di auto elettriche nel 2020 o, al più tardi, nel 2021. Ad oggi, infatti, il settore beneficia di un credito d’imposta federale compreso tra i 2.500 e i 6.500 dollari.

 

La notizia segue di poco lo scontro tra Donald Trump e la General Motors, in cui l’arma dello stop ai sussidi era stata usata come diretta minaccia nei confronti del produttore auto. Il problema? La scorsa settimana GM ha annunciato che avrebbe chiuso cinque fabbriche di automobili e ridotto 14.000 posti di lavoro nel Nord America, andando a colpire soprattutto il Midwest, dove il Presidente ha promesso una rinascita della produzione. La risposta di Trump, come di consueto, è stata affidata a Twitter, con “cinguettii” che lasciano poco spazio al fraintendimento.

 

 

La minacciata rappresaglia nei confronti della General Motors potrebbe, dunque, divenire realtà e colpire nel tragitto più di un bersaglio. Kudlow ha rivelato, infatti, che nelle intenzioni della Casa Bianca vi è anche la fine di altri incentivi dedicati alle fonti rinnovabili, senza fornire però dettagli in merito. “Per quanto riguarda la nostra politica, vogliamo porre fine a tutti questi sussidi”, ha affermato Kudlow all’agenzia di stampa. “Tutto finirà nel prossimo futuro, forse nel 2020 o nel 2021″.

In realtà il condizionale è d’obbligo dal momento che i democratici prenderanno il controllo della Camera a gennaio e difficilmente accetteranno di mettere fine alle sovvenzioni per le e-car, soprattutto perché molti di loro hanno spinto per ulteriori forme di sostegno.

 

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