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Ricarica auto elettriche, in Europa solo 144mila punti disponibili

L’infrastruttura di ricarica langue nel vecchio Continente: in soli 4 Paesi concentrato il 76% dei punti di e-charge europei

ricarica auto
Credit: ACEA

 

Pubblicato il rapporto ACEA sui progressi dei veicoli ecologici e della reti di ricarica auto

(Rinnovabili.it) – Quali progressi sta facendo in Europa la decarbonizzazione della mobilità? Quanto sta crescendo il mercato dei veicoli ecologici e quanto è diffusa la rete di ricarica auto elettriche? A tutte queste domande risponde oggi il nuovo rapporto (testo in inglese) dell’Associazione europea dei produttori di automobili (ACEA). Presentato a Francoforte, in occasione dell’apertura del celebre Salone dell’auto, il documento mette subito a fuoco due elementi critici per l’e-mobility del Vecchio Continente: infrastruttura di ricarica e accessibilità economica rimangono due importanti nodi da sciogliere.

Ad oggi infatti, nonostante il numero di colonnine pubbliche sia tre volte quello di 5 anni fa, gli automobilisti europei hanno a disposizione solo 144mila punti di e-charge a pagamento in tutta l’UE. Il dato è insoddisfacente per due motivi. In primo luogo, i trend di crescita sono ancora troppo lenti in prospettiva dell’obiettivo dei 2,8 milioni di punti di ricarica  necessari per il 2030. Il secondo motivo è che la maggior parte delle colonnine è concentrata in solo quattro Paesi europei: Paesi Bassi, Germania, Francia e Regno Unito rappresentano attualmente il 76% di tutti i punti di ricarica auto elettriche nell’UE.

 

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Come sottolinea il rapporto, esiste un chiaro legame tra la diffusione sul mercato dei veicoli “con la spina” e l’estensione della relativa infrastruttura: quasi tutti gli Stati membri con meno di 1 punto di ricarica per 100 km di strada hanno anche una quota di mercato auto elettriche inferiore all’1%.

Va ovviamente peggio sul fronte dell’idrogeno. Nel 2018 c’erano solo 47 stazioni di rifornimento in appena 11 Paesi dell’UE. La relazione riporta anche il dato della mobilità a gas che conta oggi circa 3.400 stazioni di rifornimento (in aumento del 17,5% dal 2014), due terzi delle quali sono concentrati in Italia e Germania.

 

 

Un altro grosso problema evidenziato dall’Associazione è l’accessibilità economica dei nuovi veicoli ecologici. I dati ACEA mostrano che la diffusione sul mercato di veicoli elettrici è direttamente correlata al tenore di vita del Paese. E attualmente solo 12 Stati Membri offrono bonus o incentivi ai nuovi acquisti ecologici.

Il nostro settore è impaziente di spostarsi il più rapidamente possibile verso la mobilità a emissioni zero. Ma questa transizione è una responsabilità condivisa “, ha sottolineato Carlos Tavares, Presidente ACEA e Presidente del Consiglio di Amministrazione del Gruppo PSA. “Richiede un approccio a 360 gradi. Dobbiamo salvaguardare il diritto alla mobilità delle persone, indipendentemente da dove vivono o dai loro mezzi finanziari. La mobilità deve essere pulita, sicura ed economica”.

 

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