I rifiuti organici in Trentino Alto Adige chiudono il cerchio: grazie a BioEnergia Trentino il biogas ottenuto dall’umido sarà purificato e inserito nella rete di trasporto del metano
(Rinnovabili.it) – “È il primo progetto in Italia che anticipa e valorizza le normative europee sull’utilizzo delle fonti rinnovabili per i trasporti”. Così l’assessore all’Ambiente Mauro Gilmozzi ha illustrato il nuovo progetto trentino per ottenere dalla raccolta dell’umido il biometano per autotrazione. L’iniziativa parte dall’attività di BioEnergia Trentino, la società che gestisce il biodigestore di Cadino (Faedo).
L’impianto riceve oltre il 50% della frazione organica dei rifiuti solidi urbani (FORSU) raccolta in provincia di Trento ed è un tassello fondamentale per la chiusura del ciclo dell’umido sul territorio. Prima della sua realizzazione infatti i rifiuti dovevano essere conferito quasi completamente in impianti presenti in Veneto e Lombardia.
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Attraverso la lavorazione dell’organico BioEnergia Trentino produce oggi un ammendante di qualità che viene utilizzato nell’intera Valle dell’Adige per la concimazione dei vigneti e dei meleti sostituendo i concimi chimici con un prodotto biologico. Non solo: con la fermentazione del rifiuto umido ottiene biogas che consente a sua volta di produrre energia elettrica rinnovabile (circa 8.500.000 di kWh elettrici l’anno) e calore.
La raccolta dell’umido aiuta la mobilità sostenibile
Il nuovo progetto per la trasformazione della raccolta dell’umido in biometano per trasporti pubblici, parte esattamente da qui. Il biogas fermentato sarà infatti purificato e, in accordo con la SNAM, verrà inserito nella rete di trasporto del metano che passa a 100 metri dall’impianto di Cadino in direzione nord. Il metanodotto consentirà di gestire tutta la produzione attuale e futura portando il metano biologico fino all’autorimessa di Trentino Trasporti di Gardolo a solo 10 km dall’impianto di produzione.
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Per poter fare ciò, ne piani della società c’è l’obiettivo di ampliare lo stabilimento, e dunque la produzione, e trattare così il 100% del rifiuto umido trentino – in sinergia con l’impianto provinciale di Rovereto – accogliendo anche una parte della frazione organica di Bolzano. Il biometano prodotto da BioEnergia Trentino sarà utilizzato dalla Trentino Trasporti per alimentare la sua flotta di bus che a progetto ultimato, passeranno da 42 (già alimentati a metano) a 64 (alimentati a biometano) a fine 2018.