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Puntare sui trasporti del futuro per contrastare il riscaldamento globale

Secondo uno studio del Gruppo tedesco Schaeffler sarà possibile contenere l'aumento della temperatura globale, intervenendo sui trasporti, tra i principali protagonisti nel rilascio di emissioni di CO2.

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Il riscaldamento globale non si ferma: nell’anno 2100 la temperatura media del pianeta aumenterà di 5 gradi Celsius

(Rinnovabili.it) – Solo i mezzi di trasporto del futuro potranno essere efficaci nella lotta al riscaldamento globale. Se la temperatura aumenterà di 5 gradi Celsius nell’anno 2100, sarà possibile contenere tale aumento di 3 gradi intervenendo sui trasporti, tra i principali protagonisti nel rilascio di emissioni di CO2. La soluzione è quella lanciata dal Gruppo tedesco Schaeffler, tra i leader a livello mondiale in componentistica high tech per l’automotive e l’industria. “Quasi il 70% delle emissioni globali di CO2, causa principale del riscaldamento globale, sono dovute alla combustione di combustibili fossili e il settore dei trasporti rappresenta quasi un quarto di questa percentuale. Secondo varie stime, nell’anno 2100 la temperatura media del pianeta aumenterà di 5 gradi Celsius, con conseguenze disastrose per l’ambiente e l’umanità”, si legge in una nota del Gruppo.

 

Secondo Schaeffler solo l’intervento nel settore dei trasporti, con un massiccio investimento in nuove tecnologie, riuscirà a contenere l’aumento di temperatura di 3 gradi Celsius. Secondo uno studio della Shell nel 2050 saranno prodotti 120 milioni di veicoli e ci saranno 2 miliardi di macchine circolanti nel mondo, l’80% delle quali elettriche, il 16% ibride e solo il 4% alimentate esclusivamente da un motore a combustione. Grazie all’elettrificazione le emissioni caleranno, passando dalle attuali 3,7 gigatonnellate a 1,2. Ma il gruppo tedesco è chiaro: la mobilità sostenibile deve essere accompagnata da un processo che riguardi l’intera catena energetica. L’obiettivo è quello di generare il 100% di energia priva di CO2, ma serviranno almeno tre decenni per raggiungere questo traguardo. Secondo l’AIE, l’Agenzia internazionale dell’energia, nel 2017 sono stati prodotti 25.000 TWh di elettricità in tutto il mondo, oltre il 75% delle fonti convenzionali. La previsione per il 2050 è che  quella cifra raddoppierà raggiungendo 50.000 TWh, circa un terzo dei quali proviene da energie rinnovabili. Un’altra grande sfida su cui lavorare riguarda le batterie con litio e cobalto, le cui riserve si esauriranno rispettivamente entro il 2047 e il 2039 (leggi anche Il mercato dei metalli si scontra con l’accumulo: turbolenze in arrivo). E se l’auto elettrica è ancora un mezzo di trasporto di nicchia, tra le cause c’è senza dubbio l’elevato costo della batteria. Sarà dunque necessario che i costi si riducano del 67% nel prossimo decennio, secondo le indicazioni di Schaeffler.