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Dal Polito S-Trike, il nuovo volto della mobilità a pedali

Si chiama S-Trike ed è il prototipo di velomobile progettato e realizzato da un gruppo di studenti del Politecnico di Torino

Dal Polito S-Trike, il nuovo volto della mobilità a pedali

 

(Rinnovabili.it) – Realizzare una bicycle car che sappia conquistare non solo un pubblico sportivo ma anche i semplici cicloamatori o i cittadini più ecofriendly. Questo era l’obiettivo del team Policumbent, il gruppo di studenti del Politecnico di Torino formatosi nel 2009 e dedito alla progettazione e realizzazione di veicoli a propulsione umana. I risultati raggiunti dal gruppo dimostrano che i ragazzi non hanno guardato lontano. Sì perché, S-Trike, il prototipo di velomobile messo a punto dal team, si è aggiudicato l’Engineering Award e il primo posto in classifica generale allo Student Challenge Europeo per veicoli a propulsione umana, tenutosi in Francia all’inizio del mese, nonostante il mezzo – per stessa ammissione del team – non fosse nato con finalità da racing.

Nel dettaglio S-Trike è un 3 ruote con possibile assistenza elettrica e una carenatura in materiale composito che svolge una triplice funzione: protezione in caso di urto, riparo dalle intemperie e miglioramento dell’efficienza aerodinamica. Gli studenti hanno optato per una soluzione con telaio e carena separabili, così da poter rinunciare a quest’ultima nei mesi più caldi, impostando il progetto più sulla mobilità quotidiana che sulle prestazioni in ottica sportiva. “Al di là di quello che può essere l’affascinante mondo delle competizioni e dei record,  – si legge sul sito del team – ci piacerebbe che l’opzione pedali venisse considerata seriamente come un’opportunità per creare nuovi modi di vivere il territorio, di attraversarlo quotidianamente, di rispettarlo. Un incremento radicale dell’uso di veicoli a propulsione umana nella mobilità quotidiana e per il turismo non è utopia, ma una semplice questione culturale, come dimostrano le esperienze positive di molti paesi europei”. Da settembre i lavori riprenderanno a pieno ritmo sia per completare e migliorare il prototipo attuale (impianto luci, assistenza elettrica, cupolino e portellone superiore), sia per impostarne una seconda versione a partire dalle tante idee emerse on the road, su tutti un sistema più semplice e immediato di aggiunta/rimozione della carena che permetta di trasformarlo in un vero e proprio veicolo modulare.