Un altro nuovo marchio è pronto ad assalire la carovana di auto europee messe in difficoltà da transizione energetica e low-cost cinese. Polestar, brand svedese di auto solo elettriche, che appartiene al mega gruppo cinese Geely, ha annunciato che il 2025 sarà l’anno della svolta. Una svolta rappresentata dall’arrivo di un nuovo Suv compatto che verrà costruito in Europa.
Il modello è Polestar 7 e seguirà al debutto della sportiva Polestar 5. Insomma, il gruppo Geely – già proprietario di Volvo e Link – scopre le sue carte di crescita industriale, attraverso le parole del Ceo Michael Lohscheller, arrivato alla guida del marchio appena 4 mesi fa.
La strategia di Polestar
L’azienda, che dall’inizio della sua nuova storia, ha puntato solo sulle vendite online, ora cambia marcia, con l’intenzione di raggiungere una crescita del volume annuo delle vendite al dettaglio del 30-35% per il periodo 2025-2027 e a un EBITDA rettificato positivo nel 2025.
“Stiamo costruendo sul solido marchio Polestar con design e performance al centro. Ma sono necessari cambiamenti significativi per rendere questo rispettato marchio progressivo un’attività di successo e sostenibile. Stiamo accelerando la nostra espansione al dettaglio e la trasformazione commerciale, mentre adattiamo la nostra futura gamma di modelli e riduciamo significativamente la nostra base di costi. Sia in termini di volumi che finanziari, prevediamo che il 2025 sarà l’anno più forte nella storia di Polestar“, afferma con convinzione Lohscheller.
La nuova Polestar 7
Nella seconda parte dell’anno si inizieranno le vendite di Polestar 5, la gran turismo ad alte prestazioni a 4 posti basata sulla piattaforma in alluminio legato sviluppata internamente da Polestar e sarà il primo veicolo del brand ad utilizzare la tecnologia a 800 Volt.
Invece per quanto riguarda Polestar 7, si tratta di un SUV compatto, che si rivolge al segmento premium in più rapida crescita e più redditizio al mondo. L’altra novità del brand è che il SUV sarà prodotto in Europa, un punto focale della strategia espansionistica, visto che è in piedi la produzione anche negli Stati Uniti, in Corea del Sud e ovviamente in Cina.
Dall’online alla vendita tradizionale
Un ritorno al passato verrebbe da dire, per chi aveva puntato su nuovo modello di business, ma ora Polestar intende allargarsi alla vendita tradizionale, quella nei concessionari, che viene chiamata vendita attiva, infatti le previsioni ipotizzano da 70 a 130 e da 36 a 57 spazi di vendita al dettaglio in Europa e Nord America. Resterà però, il consolidato canale di vendita online diretto al consumatore rimarrà, dando ai clienti la possibilità di scegliere come desiderano acquistare la loro Polestar. E pare che la strategia di presenza fisica stia già portando a buone percentuali di crescita, in particolare in Francia.
Polestar lancia nuova modalità di ricarica domestica
Si chiama Polestar Energy il nuovo servizio destinato ai mercati chiave in Europa, che rende più smart la ricarica domestica, quindi più efficiente ed economica. Attraverso il servizio, infatti, i costi per il recharge saranno ridotti fino al 30%, utilizzando l‘app Polestar Energy. Con Polestar Charge, i clienti in Europa hanno accesso a oltre 850.000 punti di ricarica, inclusi i Tesla Supercharger.
Il businesse dei crediti green
Altro business del brand svedese è la vendita dei crediti «verdi» rivolta ai produttori di auto endotermiche, che come sappiamo devono abbassare le loro emissioni di CO2 per evitare le sanzioni dall’Ue; ebbene Polestar si attende un contributo importante nel fatturato, visto che secndono le previsioni di mercato, nei prossimi anni la domanda dei crediti green dovrebbe salire e raggiungere una cifra a tre zeri in milioni di dollari annui. A meno che il pressing dei costruttori e dei governi, tra cui il nostro, non porti la Commissione europea a rivedere i target.