(Rinnovabili.it) – Con l’ancoraggio presso il porto di Boulogne-sur-Mer inizia il 2014 di Planet Solar, il catamarano solare più grande del mondo che darà il via ai nuovi monitoraggi ambientali. Ospite d’onore presso la il 23esimo Festival des Images de Mer l’imbarcazione rimarrà ormeggiata fino al 28 aprile promuovendo, grazie alla collaborazione del Centro Nazionale del Mare Nausicaa, l’energia solare e l’importanza della produzione di energia a basso impatto ambientale. A tal proposito l’amministratore delegato di Nausicaa Philippe Vallette ha espresso il suo entusiasmo dichiarando “PlanetSolar rappresenta per noi un nuovo modo di navigare, di capire i mari e gli oceani e coinvolgere ogni attore di carattere scientifico, economico, politico e sociale. Questa visione, sostenuta da Nausicaa , è quello della Società Blu. Siamo molto entusiasti di ospitare la MS Turanor PlanetSolar a Boulogne-sur-Mer per il lancio ufficiale della sua nuova campagna”.
Dopo sei mesi di stop a Lorient il catamarano è giunto a Boulogne-sur-Mer dopo aver navigato per 420 miglia beneficiando di condizioni meteorologiche favorevoli.
“Le condizioni meteo sono state favorevoli. Il vento e la corrente erano dalla nostra parte e il sole era sufficiente per permetterci di raggiungere Boulogne – sur -Mer in tempo” ha dichiarato il capitano Gérard d’Aboville. “io e l’equipaggio siamo felici di essere tornati a bordo della MS Turanor PlanetSolar e diamo il benvenuto alla nostra nuova missione!”.
Dopo la prima tappa PlanetSolar partirà alla volta del Mar Mediterraneo fermandosi in Marocco, ad Attalayoun ( Marocco) , nel cuore della laguna Marchica, dove è in atto una importante campagna nazionale di promozione delle energie rinnovabili oltre ad un ambizioso progetto di riqualificazione dell’area. A luglio l’imbarcazione sarà nel Principato di Monaco, dove sarà protagonista della prima gara al mondo dedicata esclusivamente a barche solari battezzata “Solar1 Monte Carlo Cup 2014” per poi procedere verso la Grecia dove PlanetSolar diventerà la piattaforma scientifica dell’Università di Ginevra e si trasformerà per indagare i paesaggi preistorici sommersi.