(Rinnovabili.it) – Ieri nel pomeriggio Planet Solar ha gettato l’ancora a St. John, in Canada, il punto più settentrionale che il catamarano abbia mai toccato. La nave laboratorio aveva lasciato Halifax il 22 luglio scorso per seguire ed esaminare la Corrente del Golfo e i vortici oceanici in collaborazione con il team tecnico dell’Università di Ginevra.
Arrivando in Terranova il catamarano solare ha dimostrato di riuscire a viaggiare anche quando la disponibilità di luce solare è intermittente a causa del maltempo e delle fitte e frequenti nebbie.
Lo studio dei vortici oceanici, ha spiegato il team di ricercatori presente a bordo di Planet Solar, serve per capire ancora più a fondo le modalità di sviluppo e di influenza della Corrente sul clima come sulla presenza in mare del fitoplancton.
Questa volta, il team scientifico UNIGE ha intercettato i vortici al largo della costa della Nuova Scozia. “Anche se i dati raccolti fino ad ora sono ancora in una fase molto preliminare di analisi, le misure degli aerosol sembrano suggerire che la quantità di microparticelle in sospensione nell’aria, emessa dal mare, è più alto del previsto. La verità è che la nostra conoscenza degli aerosol oceanici è molto incompleta, e le misurazioni adottate dalla “Biobox” (sviluppata dai Gruppi di Fisica Applicata presso l’Università di Ginevra) potrebbe portare a risultati del tutto senza precedenti, e quindi gettare nuova luce sull’influsso oceanico sul clima”, dice il professor Martin Beniston, climatologo e direttore dell’Istituto di Scienze Ambientali presso UNIGE.
La sosta a St. John durerà fino al 5 agosto per poi riprendere l’Atlantico ed effettuare una traversata di 3.500 chilometri alla volta del Regno Unito dove proseguiranno i prelevamenti e le analisi della Corrente del Golfo.