Roma approva il nuovo Piano Generale del Traffico Urbano e si prepara a nuove aree ad emissioni zero, piste ciclabili, mezzi di trasporto pubblico più efficienti e aria pulita
Si sta consolidando nel tempo anche la necessità di adeguarsi agli standard di numerose città europee, che stanno facendo tanto per la riduzione dei tassi di inquinamento nelle aree abitate e nei centri storici anche per il miglioramento della qualità della vita, oltre che per la riduzione del traffico e il miglioramento della gestione del settore del trasporto pubblico. Meno mezzi privati e più efficienza nei trasporti a pagamento rappresenta infatti uno dei punti cardine del nuovo PGTU di Roma presentato ieri dal sindaco Ignazio Marino e dall’Assessore alla Mobilità Guido Improta. Salta subito all’occhio la voglia di dar vita ad una città davvero green con zone ad emissioni zero caratterizzate dalla totale assenza di mezzi inquinanti e dalla necessità di un Ecopass, iniziativa che imita il progetto milanese e prevede l’ingresso a pagamento nelle aree del centro, il tutto seguito da una intensificazione delle corse dei mezzi pubblici e dall’aumento del numero delle piste ciclabili del 4% e delle corsie preferenziali del 40% il tutto in 5 anni.
«Tutte le targhe avranno associato un bonus ingressi, a Milano con l’Ecopass sono 40. I controlli verranno fatti anche attraverso varchi elettronici» ha specificato Improta.
Per accedere al centro città le vetture dei residenti avranno un pacchetto di bonus per l’ingresso, finiti quelli dovranno corrispondere un pedaggio a seconda dell’inquinamento dal proprio veicolo, quota che che verrà impiegata per il potenziamento del Tpl.
Spazio anche al carsharing, la politiche che invita a lasciare a casa l’auto privata e preferire un mezzo pagando per l’effettivo tempo di necessità. I cittadini saranno invogliati a preferire un’auto della rete della capitale mediante l’introduzione di 2500 nuovi veicoli nel circuito che si arricchirà anche di 80 nuove stazioni di bike sharing e mille nuove biciclette.
Tutte queste modifiche potranno veramente aiutare la città se i residenti e i turisti potranno contare su mezzi di trasporto pubblico più veloci ed efficienti, per questo è stato pensato l’inserimento di semafori intelligenti in grado di diventare verdi nel momento in cui a passare è un bus o un tram in modo da ridurre i tempi di attesa alle fermate.
UNA CITTA‘ DIVISA
Per meglio gestire le politiche legate alla mobilità il PGTU ha suddiviso Roma in 6 aree. L’intenzione è facilitare la gestione delle incombenze e ridurre il traffico dando spazio ad aree ad emissioni zero, a più percorsi e aree pedonali oltre che ciclabili. Partendo dalle Mura Aureliane, dove il 50,5% della popolazione si muove con i mezzi pubblici e dove verranno create aree a emissioni zero e isole ambientali ed eliminati i parcheggi nelle strisce bianche, quelli non a pagamento per favorire l’ingresso e il transito dei soli mezzi green e di trasporto pubblico a basso impatto ambientale. Disposizioni a parte per ostia, il quartiere definito «la città verso il mare» dove verranno varate misure particolari per l’accesso al centro storico e per il transito sul lungomare oltre che piani di rafforzamento della ferrovia Roma-Lido.