Il problema dell’attuale tecnologia agli ioni di litio sono le reazioni collaterali che possono logorare gli elettrodi, specialmente se la batteria viene caricata troppo in fretta. Ma il grafene ha anche un’altra dote: è capace di ridurre l’usura, aumentando contemporaneamente la conduttività.

I ricercatori, che hanno pubblicato i loro risultati su Nature, sottolineano che non si tratterà dell’ennesimo gioco da laboratorio:  il Samsung Advanced Institute of Technology ha già depositato due brevetti per la tecnologia della palla di grafene negli Stati Uniti e in Corea e crede che la produzione non sia una chimera. Già nel 2021-2022 la nuova tecnologia potrebbe affermarsi nel settore degli accumulatori per l’elettromobilità, trasformandosi nella soluzione ai problemi strutturali che finora sembravano difficilmente sormontabili.