Rinnovabili • palla di grafene

Con la palla di grafene le batterie si caricano in 12 minuti

Con la tecnologia della palla di grafene si possono realizzare batterie al litio che si caricano in 12 minuti e hanno una capacità superiore del 45%

palla di grafene

 

La tecnologia della palla di grafene può cambiare la mobilità

 

(Rinnovabili.it) – Il problema delle batterie al litio, è che bisogna scegliere tra velocità di ricarica e capacità. Valori alti per entrambi i parametri sono difficili da ottenere. Ma forse siamo a una svolta: almeno stando a quanto rivelano i ricercatori di Samsung, che lavorando con la Seoul National University avrebbero trovato la soluzione grazie a un materiale mai troppo elogiato: il grafene. Se “mixato” ad un composto di ossigeno e silicio (SiOx), crea quella che viene comunemente chiamata “palla di grafene“, simile in superficie ad un popcorn.

Ricoprendo gli elettrodi con la palla è stato sufficiente a sviluppare una batteria in grado di caricarsi completamente in soli 12 minuti (5 volte più rapidamente di oggi), con una capacità che può arrivare fino al 45% in più rispetto a quelle attualmente esistenti. La ricerca, se arriverà allo sbocco commerciale, potrebbe dar vita a veicoli elettrici più leggeri e più rapidi nella ricarica.

 

>> Leggi anche: Boom di vendite delle auto elettriche nel terzo trimestre 2017 <<

Il problema dell’attuale tecnologia agli ioni di litio sono le reazioni collaterali che possono logorare gli elettrodi, specialmente se la batteria viene caricata troppo in fretta. Ma il grafene ha anche un’altra dote: è capace di ridurre l’usura, aumentando contemporaneamente la conduttività.

I ricercatori, che hanno pubblicato i loro risultati su Nature, sottolineano che non si tratterà dell’ennesimo gioco da laboratorio:  il Samsung Advanced Institute of Technology ha già depositato due brevetti per la tecnologia della palla di grafene negli Stati Uniti e in Corea e crede che la produzione non sia una chimera. Già nel 2021-2022 la nuova tecnologia potrebbe affermarsi nel settore degli accumulatori per l’elettromobilità, trasformandosi nella soluzione ai problemi strutturali che finora sembravano difficilmente sormontabili.

 

Batterie che si ricaricano completamente in una decina di minuti potrebbero rendere le auto elettriche molto più pratiche, anche se l’autonomia rimanesse invariata. All’industria automobilistica spetterà scegliere se puntare su batterie più piccole per mezzi più leggeri, o se continuare a produrre grandi accumulatori che con questa tecnologia possono garantire un’autonomia maggiore rispetto ad oggi.