Presentato in Campidoglio il nuovo sistema di mobilità per le persone disabili adulte. Dalla vecchia “mobility card” si passa al nuovo “bus sharing” con l’obiettivo di eliminare le liste d’attesa esistenti. Entro maggio il servizio potrà infatti soddisfare le richieste di 3000 utenti, mentre oggi sono 1500 i cittadini disabili che possono usufruirne, con altri 1250 in lista d’attesa.
Tra le novità del “bus sharing” l’istituzione di una cabina di regia in grado di organizzare una mappa delle persone che hanno bisogno del servizio e di programmare il tour dei mezzi messi a disposizione degli utenti. Il sistema informatico, oltre a localizzare le richieste degli utenti, consentirà di monitorare in tempo reale tutte le corse, sia su taxi che su pulmini. Le informazioni così raccolte consentiranno di usare lo stesso mezzo, fino a 8 persone, per utenti residenti in zone vicine. Il sistema di “bus sharing” così organizzato potrà raggiungere tutte le zone di Roma, anche le più periferiche
Per migliorare il servizio è previsto anche l’allargamento del parco vetture. Dai 3600 taxi attualmente utilizzati si arriverà a un totale di 5000 vetture, mentre i pulmini passeranno da 80 a 100.
Il nuovo sistema sostituisce la “mobility card”, una sorta di bancomat, con cui si potevano pagare le corse effettuate (ad ogni utente veniva assegnato una base economica di 1.200 euro al mese) e che ora non è più utilizzabile anche a causa delle recenti norme antiriciclaggio. Il nuovo sistema della mobilità per disabili sarà gestito dalla società Meditral, insieme all’assessorato alle Politiche sociali. Per aiutare i cittadini già utenti del servizio nel passaggio alla nuova modalità, è attivo il numero verde dedicato 800.033.929.
Un’altra importante novità riguarda il sistema di trasporto riservato alle persone autistiche, che avranno a disposizione un servizio taxi della cooperativa 3570 che consentirà anche il trasporto di un accompagnatore. Si prevede che potranno essere circa 300 le persone interessate. A presentare l’iniziativa la vicesindaco Sveva Belviso, insieme al collaboratore del Sindaco per le Politiche per la disabilità, Michele Colangelo.
Il nuovo sistema internalizzato – ha spiegato la Vicesindaco – è legato innanzitutto a un discorso di equità sociale: non ci dovranno essere più liste d’attesa. Ma i cittadini che oggi usufruiscono del servizio devono comunque stare tranquilli, il passaggio sarà graduale e il servizio sarà garantito a tutti”.
“Ottimizzare le risorse e impiegarle al meglio non vuol dire per forza fare dei tagli – ha sottolineato Colangelo – ma, come in questo caso, dare a tutti la possibilità di avere un diritto. Oggi non si può più pensare a un servizio individuale, perché è troppo costoso, ma cambiando la modalità si tiene conto dei bisogni di tutti”.