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Nuove regole emissioni auto bocciate a Strasburgo: “sono una vergogna”

Nuove regole emissioni auto bocciate a Strasburgo: “sono una vergogna”

 

(Rinnovabili.it) – “Una vergogna”. Gerben-Jan Gerbrandy, europarlamentare della Commissione ambiente non usa mezzi termini per definire le nuove regole sulle emissioni auto redatte da Bruxelles. I deputati dell’ENVI si sono trovati questo lunedì a Strasburgo per votare la proposta della Commissione europea sui cosiddetti , ovvero i nuovi test in condizioni reali per le emissioni auto, ma come preannunciato gli eurodeputati hanno bocciato il testo.

Le nuove norme – concordate in una riunione a porte chiuse nel mese di ottobre – arrivano subito dopo lo scandalo Volkswagen che permesso di svelare le attuali lacune nei test esistenti, ma non si può negare che il testo risenta della pressione esercitata da alcuni Stati per proteggere le rispettive industrie automobilistiche. E, come denunciano gli stessi parlamentari della Commissione Ambiente, il nuovo test RDE concederebbeai costruttori  una soglia di tolleranza del 110% per le emissioni di NOx. In altre parole alle nuove vetture sarebbe concesso di emettere fino a 168 mg/km di ossidi di azoto.

 

L’esecutivo aveva giustificato questa decisione questo facendo riferimento alla necessità di tener conto delle incertezze tecniche legate all’uso del nuovo dispositivo portatile Emission Measurement Systems (PEMS). Tuttavia, secondo una corrente trasversale che va dai Verdi ai Conservatori, il limite sarebbe troppo indulgente e i deputati ci tengono a sottolineare che la stessa Commissione abbia concluso, sulla base di un’analisi da parte del Centro comune di ricerca (CCR), che il margine di errore di misura con questo dispositivo è in media del 18,75%.

 

Sulla scia dello scandalo Volkswagen, è chiaro che dobbiamo rivedere con urgenza le prove di emissione strada, ma le esenzioni proposte concordate dai governi dell’UE sono una vergogna”, spiega a margine della votazione  il deputato dei Liberali olandesi Gerbrandy. “I livelli nocivi dell’inquinamento atmosferico continuerebbero, nonostante la disponibilità e l’accessibilità delle tecnologie di controllo”.

Il voto dell’Envi pone le basi per una votazione in plenaria a Strasburgo  – il mese prossimo – che potrebbe rinviare la normativa di nuovo al tavolo di disegno, dove tuttavia il sostegno trasversale dei partiti sarebbe più difficile da raggiungere.

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