(Rinnovabili.it) – L’ETS europeo nel settore dell’aviazione, continua ad essere ostacolato da un gruppo di paesi guidati dalla Cina, dall’India e dagli Stati Uniti.
L’Europa, che ha proposto la tassazione dei voli da e per gli aeroporti europei, avrebbe infatti interferito, secondo i paesi contrari al regime, con la pianificazione degli spazi aerei nazionali. “L’Europa sembra più impegnata ad attuare il suo ETS unilateralmente che a negoziare un accordo multilaterale” ha commentato il direttore generale della IATA, Tony Tyler, durante una riunione tenutasi a Pechino alla quale hanno preso parte 240 compagnie aeree. Le parti hanno infatti concordato sulla necessità di un accordo globale per evitare che si verifichi una vera e propria guerra commerciale. “La sostenibilità deve unire il mondo con uno scopo comune, non dividerlo con affronti alla sovranità e con il rischio di una guerra commerciale, una guerra che nessuno vuole e dalla quale non può emergere alcun vincitore”. Cina e India nel frattempo hanno ordinato alle proprie compagnie aeree di non cooperare con il regime, ipotizzando la prospettiva di ritorsioni da parte dell’Unione europea.
“Spetta ora all’Europa cogliere l’attimo, prendere una decisione credibile per disinnescare la situazione e andare avanti con la ricerca di una soluzione globale in cui tutti speriamo”, ha detto Tyler. L’Unione europea ha invece dichiarato che i suoi piani sono necessari per raggiungere gli obiettivi internazionali per ridurre l’inquinamento, affermando di essere stata costretta ad agire da sola come conseguenza dei scarsi progressi compiuti verso il raggiungimento di un accordo globale.