(Rinnovabili.it) – Il 26 gennaio di quest’anno sarà ricordata come una giornata storica per il trasporto marittimo internazionale. Come promesso, il colosso danese Maersk ha battezzato Ane Mærsk, la prima grande portacontainer al mondo alimentata ad alcol metilico, parte di una futura flotta di 18 navi gemelle. E a meno di un mese di distanza dall’evento, un altro armatore è pronto ad associare il proprio nome a questo combustibile con una nuova anteprima mondiale. Parliamo della norvegese Eidesvik Offshore che ha annunciato la realizzazione della prima nave a metanolo per il settore dell’eolico offshore.
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Metanolo per il trasporto marittimo
Negli ultimi anni il metanolo (o alcol metilico) ha attirato parecchia attenzione come carburante alternativo per il trasporto marittimo. Sebbene sia un composto tossico e infiammabile, è meno pericoloso per l’ambiente rispetto a molte alternative, in quanto in grado di dissolversi in acqua e di biodegradarsi rapidamente. Inoltre vanta emissioni di SOx e di NOx più basse della combustione diesel e, nella sua versione verde e sintetica, ossia prodotta da idrogeno verde e CO2, anche un’impronta di carbonio decisamente inferiore.
A dare una scossa al segmento è stata nel 2020 l’adozione delle linee guida provvisorie dell’IMO per le navi che utilizzano alcol metilico o etilico come carburante (MSC.1/Circ.1621). E oggi è progressivamente in aumento la richiesta per motori Dual Fuel con capacità di essere convertiti a metanolo durante la vita operativa della nave. Secondo studi di settore entro il 2025 saranno disponibili da parte di tutti i produttori motori alimentati a metanolo.
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La prima nave a metanolo per l’eolico
Per l’azienda si tratta di una strada naturale essendo stato il primo armatore a promuovere l’adozione della tecnologia GNL e delle batterie sulle imbarcazioni per il settore offshore. Con la sua ultima aggiunta alla flotta, la società spera di spingere ancora oltre i confini. La nave, un’unità di supporto alla costruzione di infrastrutture eoliche in mare, sarà realizzata in collaborazione con l’armatore Agals, e sarà posseduta dalla joint venture creata dalla due società (con Eidesvik che manterrà una quota di maggioranza del 50,1%). Sarà dotata di un sistema ibrido a batteria insieme a gruppi elettrogeni a doppia alimentazione in grado di funzionare sia con metanolo che con gasolio marino.
“Questo nuovo asset si allinea perfettamente con la nostra strategia, che si fonda su soluzioni di spedizione sostenibili e partnership a lungo termine con i nostri clienti”, afferma Gitte Gard Talmo, CEO e Presidente di Eidesvik Offshore. “La versatile imbarcazione è progettata per soddisfare le esigenze sia del settore petrolifero e del gas che dell’industria eolica offshore. Questa flessibilità aumenta le nostre capacità e competitività nel futuro mix energetico”. La costruzione avverrà nel cantiere navale Sefine in Turchia con consegna all’inizio del 2026.