(Rinnovabili.it) – La nuova direttiva sull’impiego dei biofuel nel settore energetico europeo dovrà aspettare, con molta probabilità, ancora due anni. La Commissione Ambiente dell’Europarlamento si è infatti espressa ieri contro l’avvio dei negoziati tra gli Stati membri in merito al disegno di Legge che dovrebbe normare la produzione di biocarburanti di prima generazione e misurarne le emissioni indirette.
Strasburgo aveva approvato lo scorso mese la revisione delle attuali normative sui biocombustibili. Ma la proposta di avviare le discussioni con il Consiglio europeo, è stata bloccata dalla votazione della Commissione Ambiente dove non si è raggiunta la maggioranza qualificata (due terzi dei votanti). Corinne Lepage, relatore del progetto di legge, è stata incaricata d’avviare una procedura accelerata in seconda lettura per andare incontro a quanti oggi chiedono “un risultato rapido” che fornisca certezza politica prima delle elezioni europee del prossimo anno. “Il Partito popolare europeo e l’estrema destra hanno difeso gli interessi della prima generazione di biocarburanti” ha twittato Lepage subito dopo il voto. “Sette miliardi di euro di sovvenzioni l’anno!”
Il Consiglio dei Ministri d’Europa deve ora trovare una posizione comune da presentare al Parlamento per un nuovo scrutinio, ma sembra molto probabile che ciò non accada prima del maggio 2014. In una lettera inviata questa settimana all’UE, sei organizzazioni di settore hanno sostenuto che la scienza alla base di calcoli ILUC sia troppo imprecisa per essere utilizzata a sostegno della nuova legislazione e hanno esortato i rappresentanti del Consiglio a rifiutare una seconda lettura, sostenendo che non debbano essere prese “decisioni affrettate” e che le istituzioni europee necessitino di tempo per “un sano dibattito … prima di giungere a conclusioni definitive”.