(Rinnovabili.it) – Doveva esse una motrice ibrida, capace di trainare un peso lordo di 36 tonnellate affidandosi all’alimentazione elettrica-gas. Invece per Nikola One, l’autoarticolato progettato dall’omonima Nikola Motor, si apre un futuro all’insegna dell’idrogeno. La società a pochi mesi dal primo annuncio ha già cambiato idea sul sistema di propulsione, preferendo ad un generatore ibrido, un motore elettrico alimentato da fuel cell.
Una scelta azzardata per una società spuntata letteralmente dal nulla e che lascia parecchi dubbi. Tuttavia le premesse, almeno sulla carta, sembrano ottime: il tir – con un totale di 6 motori elettrici posizionati ognuno su una ruota – avrà una potenza complessiva di 1500 kW ( 2000 CV ), una batteria agli ioni di litio con una capacità di 320 kWh – per il confronto, una batteria Tesla Model S offre attualmente “solo” 90 kWh – e sarà in grado accelerare da 0 fino a 100 km/h in poco più di 30 secondi. Batteria e serbatoio concedono al truck un’autonomia di circa 1900 km con un pieno di idrogeno. Il vettore, aggiunge l’azienda sarà prodotto da impianti di elettroilisi dell’acqua a loro volta alimentati da parchi fotovoltaici da 100 MW, per assicurare sostenibilità su tutta la filiera.
Il fondatore e CEO della compagnia, Trevor Miltonià, ha ricevuto oltre 7000 preordini (che si rifacevano però alla versione ibrida gas- elettrico) e si dice pronto a svelare il nuovo Nikola One il prossimo 2 dicembre a Salt Lake City. Il camion sarà in vendita alla cifra di 375.000 dollari, ossia quasi il doppio del prezzo per semirimorchio standard a diesel. Questa primavera, oltre al Nikola One, l’azienda ha anche presentato Zero, un veicolo da lavoro a bassa velocità (UTV) con propulsione elettrica, dotato di un motore da 400 V, una potenza di 520 cavalli ed in grado di accelerare da 0 a 100 in circa 3 secondi.