La scorsa settimana il più grande traghetto al mondo "full electric" ha completato la parte sperimentale, dimostrando di essere l’alternativa più economica sul mercato in termini di costi operativi
Con un’alimentazione 100% rinnovabile, il traghetto elettrico poterebbe evitare 2.250 tonn di CO2 ogni anno
(Rinnovabili.it) – Ellen, il traghetto elettrico del progetto europeo e-Ferry, ha completato i suoi 10 mesi di prova in mare e i risultati premiano gli sforzi infusi sino ad ora. Il mezzo si è dimostrato, infatti, super efficiente e in grado di far risparmiare soldi ed emissioni.
L’iniziativa, finanziata dal programma H2020, era stata avviata nel 2015 con l’obiettivo di creare un’imbarcazione “a batterie” adatta al trasporto di persone e veicoli su distanze a medio raggio. Dopo 48 mesi aveva sfornato il primo prototipo: un battello in grado di coprire 22 miglia nautiche, grazie ad un design estremamente efficiente e ad un sistema d’accumulo da 4 MW. Da settembre 2019 Ellen ha dato prova delle proprie capacità nelle acque danesi, dal porto di Søby agli attracchi di Fynshav e Faaborg (un percorso di circa 40 km andata e ritorno).
Il risultato? L’imbarcazione possiede un indice di efficienza energetica dell’85 per cento, quasi il doppio di quella dei traghetti diesel. Un successo che ha un impatto diretto sui costi operativi. “I calcoli– spiega il team del progetto in una nota stampa – mostrano che la pura energia elettrica è la migliore soluzione economica per un operatore di traghetti, anche in termini di riduzione delle emissioni inquinanti e di gas serra”.
Leggi anche Dall’Olanda le prime navi elettriche alimentate a rinnovabili
Ovviamente i costi di investimento sono più elevati rispetto le controparti a combustibile, dal momento che la tecnologia degli e-ferry è relativamente nuova. Tuttavia i risparmi in termini di costi operativi compensano la spesa iniziale “dopo 4-8 anni“. Il dato dipende dalle condizioni, tecniche e regolamentari, applicabili alla rotta.
“Poiché la durata di vita di un traghetto è in genere di circa 30 anni, un operatore può aspettarsi risparmi significativi dopo alcuni anni di funzionamento”, continua il team. “A contribuire a queste cifre sorprendenti sono anche i prezzi delle batterie, che sono diminuiti rapidamente negli ultimi anni, mentre la densità energetica è aumentata costantemente”.
I “trucchi green” del traghetto elettrico
Il sistema d’accumulo è il vero protagonista del traghetto elettrico. È stato suddiviso in 20 unità collegate a convertitori separati, in maniera da contenere perdite di potenza in caso di problemi ad una delle batterie.
Ma i risultati raggiunti devono molto al particolare design di Ellen. I progettisti hanno reso il battello il più leggero possibile. Tra i “trucchi” usati per ridurne il peso complessivo, quello di aver realizzato il ponte in allumino anziché acciaio; o di aver impiegato carta riciclata anziché legno per i mobili.
E una volta in acqua il traghetto elettrico permette anche di risparmiare emissioni climalteranti. Secondo il team potrebbe evitare fino a 2.250 tonnellate di CO2 ogni anno, utilizzando solo energia rinnovabile per la ricarica.
Leggi anche IMO: nuovi obiettivi di efficienza energetica per le navi