Secondo l’accordo, il settore navale dovrà ridurre l’intensità di gas serra del suo carburante in modo graduale, partendo dal 2% nel 2025 fino ad arrivare all’80% nel 2050, rispetto ai livelli del 2020
Il regolamento FuelEU Maritime fa parte del Fit for 55
(Rinnovabili.it) – Anche il settore navale contribuirà a ridurre le emissioni europee del 55% entro fine decennio. Con obiettivi progressivi dal 2025 a metà secolo, adozione di una quota di combustibili sostenibili miscelati a quelli tradizionali, e usare energia dalla rete mentre si trovano in porto. Nella notte, Europarlamento e Consiglio hanno trovato un accordo di principio sul Regolamento FuelEU Maritime, un tassello del pacchetto legislativo Fit for 55 proposto da Bruxelles a luglio 2021.
Cosa dice il Regolamento FuelEU Maritime sul taglio delle emissioni?
Secondo l’accordo, il settore navale dovrà ridurre l’intensità di gas serra del suo carburante in modo graduale, partendo dal 2% nel 2025 fino ad arrivare all’80% nel 2050, rispetto al livello di 91,16 g CO2/MJ del 2020. L’accordo prevede anche obiettivi intermedi per assicurare che tali riduzioni siano progressive: 6% nel 2030, 14,5% nel 2035, 31% nel 2040, 62% nel 2045.
Non tutto il naviglio dovrà uniformarsi: questi paletti del Regolamento FuelEU Maritime si applicano solo alle navi con una stazza superiore alle 5000 tonnellate. Un segmento che è responsabile di circa il 90% delle emissioni di CO2 del comparto marittimo. Ma anche il naviglio restante potrebbe essere incluso in un secondo momento: nel 2028 i co-legislatori europei dovranno decidere se espandere o meno l’ambito di applicazione.
Sul fronte dei carburanti sostenibili di origine non biologica, l’accordo prevede che entro il 2034 debbano salire al 2% del mix. Per stimolare questo processo, l’Europarlamento ha proposto una modifica alla proposta della Commissione che concede più crediti, come incentivo, sotto forma di compensazione delle emissioni, agli armatori che utilizzano combustibili rinnovabili dal 2025 al 2034.
Infine, le navi portacontainer e le navi passeggeri saranno obbligate a utilizzare l’alimentazione elettrica a terra per tutte le esigenze di elettricità quando sono ormeggiate in banchina nei principali porti dell’Ue a partire dal 2030. Dal 2035 questa clausola si applicherà anche al resto dei porti europei.
Secondo il relatore del parlamento europeo Jörgen Warborn, “questo accordo definisce il percorso di decarbonizzazione marittima di gran lunga più ambizioso al mondo. Nessun’altra potenza globale ha redatto un quadro così completo per affrontare le emissioni marittime. È davvero innovativo”.