C’è ancora tempo per accedere all’Investimento “Porti verdi”, incluso nella Componente 2-Missione 3 del Piano di Ripresa e resilienza (PNRR). Stamane infatti, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha riaperto i termini dell’avviso 2021. L’obiettivo è distribuire le risorse ancora disponibili, parte delle quali arrivano dalla rinuncia alle agevolazioni da parte di alcune Autorità di Sistema Portuale. Parliamo di oltre 65 milioni di euro sui 225 milioni di euro stanziati originariamente.
Progetto Porti Verdi, cosa è e come funziona?
Il Progetto Green Ports del PNRR è stato creato con l’obiettivo di ridurre le emissioni annue totali di CO2 nelle aree portuali migliorando la qualità dell’aria attraverso interventi tesi al rafforzamento dell’efficienza energetica e alla promozione dell’uso dell’energia rinnovabile in loco. L’iniziativa permette di finanziare una serie di interventi negli scali italiani, quali:
- La realizzazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, incluse le diverse tecnologie di accumulo e/o produzione di idrogeno;
- Interventi di riduzione dei consumi energetici degli edifici portuali e di elettrificazione della domanda;
- Interventi di sostituzione di sistemi di illuminazione poco efficienti con altri a risparmio energetico, inclusi i sistemi di controllo e gestione;
- Acquisto di mezzi di servizio operanti all’interno del porto, alimentati con elettricità o idrogeno. Ad esempio: veicoli e natanti di servizio (solo per AdSP), gru mobili, mezzi per la raccolta dei rifiuti, trattori, reach stacker, elevatori, locotrattori e locomotori, tramogge e simili;
- Interventi sulla rete elettrica o altri impianti per aumentarne l’efficienza e la digitalizzazione, ovvero propedeutici alla creazione di una Port Grid, (accumuli, elettrolizzatori per la produzione di idrogeno e impianti similari);
- Infrastrutture e altri dispositivi per l’alimentazione e ricarica dei mezzi elettrici o ad idrogeno;
- Metodi di riduzione delle emissioni approvati, e non.
Il progetto Porti Verdi permette di assegnare a tutte le Autorità Portuali un importo calcolato sulla base di un coefficiente correttivo che tenga conto del volume delle attività svolte nell’anno e di un coefficiente climatico relativo all’intervento stesso.
Riapertura dei termini
Come anticipato, della misura – lanciata ormai nel lontano 2021 – rimangono ancora 65 milioni di euro di finanziamenti disponibili, di cui oltre 10 milioni risultanti dalla rinuncia alle agevolazioni di progetti precedentemente ammessi.
Con nuovo Decreto il ministero dell’Ambiente ha riaperto i termini per l’invio delle domande. Da oggi le Autorità portuali avranno 30 giorni per presentare le proprie proposte progettuali via posta elettronica certificata all’indirizzo TBM@pec.mase.gov.it. La PEC dovrà riportare nell’oggetto, pena l’irricevibilità, il codice “GPPNRR2024”.
“Eventuali ulteriori somme che dovessero rendersi disponibili a seguito di rinunce e/o revoche delle agevolazioni concesse pervenute anche dopo la chiusura dei termini di cui al presente decreto, contribuiranno ad incrementare la dotazione finanziaria”, si legge nel provvedimento.
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