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Progetto Porti Verdi, il MASE riapre i termini

Progetto Porti Verdi, il MASE riapre i termini
Foto di Gianluca da Pixabay

C’è ancora tempo per accedere all’Investimento “Porti verdi”, incluso nella Componente 2-Missione 3 del Piano di Ripresa e resilienza (PNRR). Stamane infatti, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha riaperto i termini dell’avviso 2021. L’obiettivo è distribuire le risorse ancora disponibili, parte delle quali arrivano dalla rinuncia alle agevolazioni da parte di alcune Autorità di Sistema Portuale. Parliamo di oltre 65 milioni di euro sui 225 milioni di euro stanziati originariamente.

Progetto Porti Verdi, cosa è e come funziona?

Il Progetto Green Ports del PNRR è stato creato con l’obiettivo di ridurre le emissioni annue totali di CO2 nelle aree portuali migliorando la qualità dell’aria attraverso interventi tesi al rafforzamento dell’efficienza energetica e alla promozione dell’uso dell’energia rinnovabile in loco. L’iniziativa permette di finanziare una serie di interventi negli scali italiani, quali:

Il progetto Porti Verdi permette di assegnare a tutte le Autorità Portuali un importo calcolato sulla base di un coefficiente correttivo che tenga conto del volume delle attività svolte nell’anno e di un coefficiente climatico relativo all’intervento stesso.

Riapertura dei termini

Come anticipato, della misura – lanciata ormai nel lontano 2021 – rimangono ancora 65 milioni di euro di finanziamenti disponibili, di cui oltre 10 milioni risultanti dalla rinuncia alle agevolazioni di progetti precedentemente ammessi.

Con nuovo Decreto il ministero dell’Ambiente ha riaperto i termini per l’invio delle domande. Da oggi le Autorità portuali avranno 30 giorni per presentare le proprie proposte progettuali via posta elettronica certificata all’indirizzo TBM@pec.mase.gov.it. La PEC dovrà riportare nell’oggetto, pena l’irricevibilità, il codice “GPPNRR2024”.

“Eventuali ulteriori somme che dovessero rendersi disponibili a seguito di rinunce e/o revoche delle agevolazioni concesse pervenute anche dopo la chiusura dei termini di cui al presente decreto, contribuiranno ad incrementare la dotazione finanziaria”, si legge nel provvedimento.

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