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Nautica da diporto, al via incentivi per i motori elettrici

Nautica da diporto, al via incentivi per i motori elettrici

Conversione nautica da diporto, al via il fondo per la transizione ecologica

Favorire la transizione ecologica nel settore della nautica da diporto. Con questo obiettivo la Legge del 27 dicembre 2023, n. 206 ha istituto un nuovo fondo incentivi per i motori elettrici delle imbarcazioni. Fondo che si concretizza oggi con l’adozione del relativo decreto interministeriale. L’atto, firmato dai ministri dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, delle Infrastrutture e dei Trasporti e dell’Economia e delle Finanza, formalizza i 3 milioni di euro destinati al regime incentivante per il solo anno 2024. Definendo criteri e procedure per l’erogazione di contributi.

Per fare richiesta degli incentivi, tuttavia, si dovrà attendere un successivo provvedimento contenente modalità e termini di presentazione delle istanze.

Incentivi motori elettrici per imbarcazioni,  la Legge per il “Made in Italy”

Gli incentivi destinati alla nautica da diporto sono stati inseriti nella Legge del 27 dicembre 2023, n. 206, anche nota come legge quadro per il Made in Italy. A livello generale il provvedimento riporta una serie di disposizioni “per valorizzare e promuovere, in Italia e all’estero, le produzioni di eccellenza, il patrimonio culturale e le radici culturali nazionali”. Definendo anche precise misure settoriali per sogno a filiere selezionate. Come quella nautica.

L’articolo 13 della legge istituisce un fondo con la dotazione di 3 milioni di euro per l’anno 2024, finalizzato ad erogare contributi per la rottamazione e sostituzione di motori endotermici alimentati  da carburanti fossili. Il “rimpiazzo” è offerto ovviamente da nuovi motori elettrici a cui si può combinare l’acquisto di un eventuale pacco batterie.

Incentivi nautica da diporto: Quali spese ammesse? 

Sono ammissibili alle agevolazioni le spese per la sostituzione di motori endotermici in unità da diporto, alimentati da carburanti fossili. Ai fini dell’ammissibilità, gli acquisti possono riguardare esclusivamente motori elettrici di potenza compresa tra 0,5 kW e 12 kW, conformi allo standard UNI EN 16315 e successivi emendamenti, e destinati alla propulsione delle seguenti imbarcazioni: 

  1. unità da diporto di tipo fuoribordo, se predisposti per il posizionamento sulla poppa dell’unità; 
  2. unità da diporto di tipo entrobordo ed entrofuoribordo
  3. unità da diporto di tipo “POD” di propulsione

Nelle spese possono rientrare anche pacchi batterie agli ioni di litio, se conformi allo standard ISO/TS 23625:2021 e successivi emendamenti.

Condizione sine qua non: le spese per il retrofit elettrico delle imbarcazioni devono essere sostenute successivamente alla concessione degli incentivi e pagate attraverso conti correnti intestati al soggetto beneficiario.

I contributi per il retrofit elettrico delle imbarcazioni da diporto

L’incentivo sarà concesso sotto forma di contributo a fondo perduto e nella misura massima del 50% delle spese ammissibili ed entro un tetto differente a seconda dell’imbarcazione:

Se il richiedente è una persona fisica, la domanda di agevolazione può riguardare l’acquisto di un massimo di due motori elettrici, fino a un importo di contributo complessivamente concedibile di 8.000 euro.

Nel caso di una azienda, l’istanza può interessare l’acquisto di più motori ma fino ad un massimo concedibile di 50.000 euro. Inoltre per le imprese gli incentivi per il retrofit elettrico delle imbarcazioni sono cumulabili con altre agevolazioni statali.

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