Rinnovabili

Il motore marino ad ammoniaca riduce la CO2 di oltre il 50%

motore marino ad ammoniaca
Credits: Korea Institute of Mechanical Engineers

Testato con successo il nuovo motore marino ad ammoniaca e GNL

L’ammoniaca verde, prodotta a partire dall’idrogeno rinnovabile, costituisce uno dei papabili strumenti di decarbonizzazione del trasporto marittimo. Secondo una recente ricerca, la versione “green” dell’NH3 potrebbe soddisfare il 60% domanda 2050 di carburanti marittimi da parte delle navi adibite al trasporto commerciale, prendendo in considerazione i primi 10 porti di rifornimento regionali. Ma perché questo succeda la tecnologia deve progredire: servono innanzitutto motori marini ad ammoniaca in grado di vantare elevata potenza ed efficienza termica.

Allo sforzo globale verso nuovi sistemi propulsivi partecipa anche il Korea Institute of Mechanical Engineers che, in collaborazione con Istituti di ricerca, università e aziende – tra cui la Hyundai Heavy Industries – ha dimostrato la bontà di una tecnologia bifuel GNL- ammoniaca. Nel dettaglio il gruppo di scienziati ha sviluppato un motore marino da 1200 cavalli a doppia alimentazione in grado di funzionare bene con il carburante azotato, aiutando a diminuire le emissioni di CO2 complessive.

Il progetto sudcoreano

Il progetto ha dovuto superare alcune sfide. Sebbene come combustibile abbia dei vantaggi in termini di emissioni, fornitura e stoccaggio, l’impiego al 100% nei motori rappresenta un problema a causa della sua bassa velocità di fiamma e l’alta energia di innesco. In altre parole un motore navale ad ammoniaca al 100% vanterà potenze ed efficienze di più basse di quelle tradizionali o anche solo dei motori a idrogeno. Non solo. Va tenuto conto che l’NH3 è caratterizzata anche da una certa corrosività.

Il team di ricercatori nella dimostrazione tecnologica ha modificato il materiale dell’O-ring nel sistema di alimentazione impedendo la corrosione e la fuoriuscita esterna di ammoniaca. Ottimizzando i tempi di iniezione del carburante e la velocità di combustione per migliorare l’accensione. Inoltre, gli esperti hanno migliorato sia le prestazioni di potenza erogata sia la riduzione delle emissioni iniettando carburante con ammoniaca ad alta pressione direttamente nella camera di combustione e massimizzando l’efficienza termica miscelando la combustione magra con l’aria. Un volta messo alla prova il motore marino ad ammoniaca sudcoreano ha dimostrato di poter ridurre le emissioni di anidride carbonica di oltre il 50%

“Per le navi di classe MW, la combustione del motore a doppia alimentazione GNL-ammoniaca è una tecnologia eccezionale in grado di soddisfare le normative sulle emissioni di gas serra e garantire l’avanguardia nel futuro dell’industria della costruzione navale”, ha commentato il ricercatore Cheol-Woong Park del KIMM. “La tecnologia può essere applicata ai motori di una nave ma si può estendere la sua applicazione a vari elementi che devono ridurre le emissioni di gas serra come automobili e generatori.”

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