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In Giappone arriva la prima nave cisterna elettrica

nave cisterna elettrica
Credits: Asahi Tanker

di Andrea Barbieri Carones

(Rinnovabii.it) – Sarà varata a marzo la prima nave cisterna elettrica. Una unità, questa, che solcherà le acque della baia di Tokyo per rifornire di carburante le navi ivi ancorate.

La Asahi, questo il nome della nave cisterna elettrica, è il frutto del lavoro effettuato presso il cantiere navale Koa Sangyo in Giappone mentre la società armatrice è la nipponica Asahi Tanker. Lunga 62 metri ha un serbatoio con capacità di 1.280 metri cubi.

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Il progetto della Ashai arriva invece da e5 Lab Inc., un consorzio di società di spedizione e servizi marittimi giapponesi istituito per costruire servizi infrastrutturali incentrati su navi elettriche. 

Dotata di un sistema di accumulo di energia a batteria agli ioni di litio “Corvus Energy”, la cisterna da 499 tonnellate lorde è una emissioni zero al 100%. Pertanto emetterà zero CO2, NOx, SOx e particolato, riducendo significativamente l’impatto ambientale.

Kawasaki Heavy Industries si è aggiudicata invece il contratto per il sistema di propulsione della nave sulla quale ha integrato propulsori Covus Energy che erogano 3.480 kWh.

Questa nave cisterna elettrica è dotata di una coppia di propulsori azimutali da 300 kW e di una coppia di propulsori laterali da 68 kW.

Si tratta della prima la prima di due unità completamente elettriche costruite dall’iniziativa e5 Lab. La seconda nave, che è in fase di realizzazione in Giappone ma dalla Imura Shipyard, dovrebbe essere completata entro marzo 2023.

La petroliera avrà una velocità operativa di circa 10 nodi e un’autonomia di circa 100 miglia. Saranno necessarie circa 10 ore per ricaricare completamente le batterie. Elettrificando il motore a combustione interna, Asahi Tanker afferma che non solo eliminerà le emissioni di scarico, ma migliorerà anche l’ambiente di lavoro a bordo della nave.

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In che modo? Eliminerà le vibrazioni e il rumore e ridurrà la necessità di effettuare manutenzione. L’adozione di varie apparecchiature automatizzate e strumenti digitali, tra cui l’Internet of Things (IoT), ridurrà anche il carico di lavoro dell’equipaggio e aumenterà l’efficienza operativa della nave.

Ma non è tutto: il sistema di accumulo a batteria ha anche il vantaggio di poter essere utilizzato per fornire alimentazione di emergenza a una struttura a terra in caso di calamità naturale.

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