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Maersk è la 1° compagnia di shipping con target emissioni navi compatibili con 1,5°C

Arriva la convalida dei nuovi obiettivi per la decarbonizzazione al 2030 da parte della Science-Based Target initiative, fondata da Carbon Disclosure Project, Global Compact dell’Onu, World Resources Institute e WWF e considerata uno degli standard più solidi al mondo per la transizione in questo decennio

Emissioni navi: Maersk guida la decarbonizzazione dello shipping
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Le emissioni navi valgono il 3% dei gas serra globali, Maersk ha una quota di mercato del 15%

(Rinnovabili.it) – Il 15% del traffico marittimo mondiale si metterà presto sulla buona strada per rispettare gli 1,5 gradi. Il colosso dello shipping Maersk ha invertito decisamente la rotta rispetto al resto del settore, che nel complesso genera il 3% delle emissioni di gas serra globali ed è notoriamente uno dei più restii alla decarbonizzazione. I nuovi target per la riduzione delle emissioni delle navi della compagnia danese sono stati appena validati dalla Science-Based Target initiative (SBTi), una delle iniziative più solide e riconosciute al mondo nell’accompagnare le aziende nel percorso di decarbonizzazione. È la prima compagnia navale a ottenere l’ok della SBTi.

Un ok che arriva anche a fronte del rafforzamento degli obiettivi di riduzione delle emissioni navi già fissati da Maersk negli anni scorsi. L’orizzonte resta quello di raggiungere net zero nel 2040 con target intermedi al 2030, ma si aggiungono nuovi obiettivi specifici e assoluti per ridurre le emissioni provenienti dalle attività di Maersk (Scope 1 e 2) e quelle generate lungo le sue catene di fornitura (Scope 3).

I nuovi target Maersk sul taglio delle emissioni navi

Nel complesso, gli obiettivi al 2030 includono una riduzione in valori assoluti del 35% delle emissioni Scope 1, l’azzeramento di quelle Scope 2 attraverso la scelta di forniture di sola elettricità da fonti rinnovabili, e un taglio – sempre in valori assoluti – del 22% delle emissioni lungo la supply chain dell’azienda. Per tutti i target, le diminuzioni sono calcolate prendendo i livelli del 2022 come riferimento di base.

Più in dettaglio, il -35% di emissioni si applica all’intera catena dei combustibili navali (well-to-wake), dalla loro produzione al consumo in esercizio. A cui si aggiunge un ulteriore obiettivo di tagliare del 17% le emissioni well-to-wake per tutti gli operatori che lavorano come subcontractor della compagnia danese.

“Questi nuovi obiettivi sono la prova che anche come azienda operante in un settore difficile da decarbonizzare, è possibile adottare obiettivi ambiziosi basati sulla scienza e farli convalidare”, afferma Morten Bo Christiansen di Maersk. “Sappiamo che realizzarli sarà un compito molto difficile, tuttavia, stabilire obiettivi ambiziosi, sia a breve che a lungo termine, è fondamentale per i nostri sforzi di transizione energetica poiché guidano l’azione per garantire un impatto materiale in questo decennio”, aggiunge.