Oggi vale 10 miliardi, ma secondo Research And Markets salirà a 29 per la fine del decennio. Le navi elettriche diventano realtà?
Il segmento delle navi elettriche a corto raggio guiderà la crescita del mercato, con l’UE in testa
(Rinnovabili.it) – Non è un buon periodo solo per le auto, anche per le navi elettriche la domanda sembra destinata a crescere. L’industria dei veicoli elettrici marini sta guadagnando rapidamente slancio, dice un nuovo rapporto. Lo ha stilato Research And Markets e contiene una previsione al 2030 per il settore. Secondo il dossier di 288 pagine, il mercato globale delle navi elettriche passerà da 10,1 miliardi di dollari nel 2022 a ben 29,1 miliardi di dollari entro il 2030.
A guidare la crescita è la domanda di sistemi elettrici avanzati nelle nuove imbarcazioni e l’enfasi sulla riduzione delle emissioni di carbonio. Secondo il rapporto, il vero driver dell’aumento è rappresentato dall’integrazione di sistemi elettrici e combustibili fossili, in modo da fornire una propulsione ibrida alle grandi navi che vogliono abbassare i livelli di emissioni.
A beneficiare di questa spinta, in ogni caso, non saranno tanto le crociere. Più che altro, sarà il segmento di natanti che affronta percorrenze inferiori ai 50 km a tirare la volata. Si tratta nel dettaglio di imbarcazioni da diporto, navi di medie dimensioni e veicoli marittimi senza equipaggio, progettati principalmente per attività a corto raggio. Questa categoria di navi si rivela eccezionalmente pronta alla conversione all’ibrido, o addirittura a soluzioni completamente elettriche. Nelle ramo delle attività a corto raggio si trovano infatti le più facili opportunità di elettrificazione.
Europa leader del mercato
È significativo che questo rapporto di ricerca veda l’Europa come leader del mercato delle navi elettriche. Grazie alle normative nazionali che favoriscono l’elettrificazione e ad infrastrutture robuste, il dominio del vecchio continente nel settore sembra difficile da insidiare.
Il mercato europeo è caratterizzato, internamente, dalla rapida ascesa della Norvegia come attore chiave, altri principali paesi della regione ben posizionati. La parte del leone giocata dalla penisola scandinava è figlia di normative che sostengono il passaggio all’elettrificazione e allo sviluppo di infrastrutture essenziali. Proprio come per le automobili.