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La prima nave a metanolo di Maersk sarà varata nel 2024

La portacontainer da 16.000 tonnellate sarà la prima di altre 7 unità con le stesse caratteristiche. Interessanti le soluzioni adottate per ottimizzare gli spazi a bordo.

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Credits: Maersk

La nave a metanolo di Maersk sarà lunga 350 metri e larga 53,5 metri

di Andrea Barbieri Carones

(Rinnovabili.it) – Maersk ha alzato il velo sulla sua nave a metanolo, che verrà impiegata nei mari di tutto il mondo come portacontainer.

Con il varo ufficiale in programma per il 2024, sarà la prima di 8 unità interamente alimentate con questo tipo di alcol e tutte di stazza intorno alle 16.000 tonnellate.

Rispetto alle grandi portacontainer questa nave al metanolo sembra quasi piccola. Fatto sta, però, che migliora del 20% l’efficienza energetica per container trasportato rispetto alla media delle navi di questa dimensione.

Senza contare che quando la nave a metanolo solcherà gli oceani insieme alle altre 7 “sorelle” contribuirà al risparmio di un milione di tonnellate di CO2, offrendo così alle aziende che la utilizzeranno per i propri trasporti un commercio ecosostenibile.

Le dimensioni? Queste nuove navi saranno lunghe 350 metri per 53,5 di larghezza. Questo senza contare che la forma sarà diversa da quelle messe in campo (anzi: in mare) fino a oggi dalle altre portacontainer già in servizio. 

La novità sta nel fatto che gli alloggi degli equipaggi e il ponte della nave si trovano a prua. Uno studio scientifico degli spazi che permette una maggiore capacità di carico dei container. Sempre per razionalizzare e aumentare lo spazio di carico, il fumaiolo sarà a poppa e solo su un laot nella nave. 

Tale separazione fisica tra le cabine dello staff di bordo e il fumaiolo migliorerà l’efficienza quando la nave a metanolo sarà ormeggiata in banchina.

Comunque questo progetto non è stato fatto in un giorno. La realizzazione, infatti, ha richiesto 5 anni di studi, di test e di lavori da parte di uno staff. Anche perché è stato un lavoro che per la prima volta ha interessato l’industria del trasporto navale, fino a oggi abituata ad altre alimentazioni che non il metanolo.

Il risultato è notevole naturalmente. Ma i progettisti hanno camminato attraverso diverse difficoltà. Primo punto: il comfort dell’equipaggio doveva essere assicurato nonostante le cabine fossero collocate a prua. Ossia nella parte solitamente più esposta al modo ondoso.

In aggiunta, anche la resistenza dello scafo era un parametro chiave di cui tenere conto visto che quanto tali alloggi sono sistemati più a poppa, lo scafo ne risulta più rinforzato.

Gli ingegneri hanno poi studiato nuove sistemazioni e nuove tecniche sia per le scialuppe di salvataggio sia per le luci di navigazione. Hanno poi posizionato nuove videocamere per aiutare la visione del comandante durante la navigazione.

Tutte le 8 navi saranno costruiti in Corea nei cantieri Hyundai Heavy Industries. Avranno propulsori “bi fuel” che funzioneranno sia a metanolo sia a carburante tradizionale a basso contenuto di zolfo. Con i serbatoi pieni, tali motori potranno navigare tra Europa e Asia andata e ritorno utilizzando solo il metanolo verde. I serbatoi possono contenere circa 16.000 metri cubi di questo combustibile.